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Dall'archivio:

Il Legnanese tende ancora la mano ai bimbi di Chernobyl

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RESCALDINA – Era il 26 aprile 1986:  il reattore di una centrale nucleare a Chernobyl emise una radiazione che causò devastazione in diverse forme, morti, danni ambientali e, successivamente, bambini nati con alcune malformazioni. Il Legnanese, da subito, fu molto sensibile a questo dramma. E nel 1996 diede vita al “Comitato di accoglienza dei bambini di Chernobyl” dove diverse famiglie hanno dato la loro encomiabile disponibilità per accoglierne alcuni e garantire loro un ambiente in cui poter compiere un percorso terapeutico in grado di restituire loro la salute. Martedì 20 novembre alle 20.45 la biblioteca comunale di Rescaldina spalancherà le porte a quest’esperienza nelle parole della presidente del Comitato Marita Maggioni. L’incontro è rivolto a chi desideri conoscere la realtà dell’accoglienza di questi bambini. E a capire più da vicino cosa questo dramma sia stato e la scia di dolore che si è portato dietro. Un dolore che però ha teso la mano a una nuova speranza di rinascita.

 

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