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Il laboratorio di Rescaldina e le sette rotelle dell’ingranaggio

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MAGENTA –  Giuseppe Rescaldina, evoca il “laboratorio magentino” come immagine simbolo di ‘Assieme Ripartiamo’. “Siamo una piattaforma di contenuti. Bisogna ripartire dai temi, ecco, perché diventa inutile parlare ancora di Primarie – dice secco – c’è una distanza siderale tra noi e loro (ovvero i ‘Dem’ di Invernizzi)”.  Il candidato sindaco di ‘Assieme Ripartiamo’ snocciola così i  setti punti del programma. A significare i distinguo, appunto, tra questo nuovo soggetto politico e chi guida l’Amministrazione comunale.  Nel programma di Rescaldina, non c’è solo l’ascolto e la comunicazione, ma anche la cultura. “Noi consideriamo immorale spendere 3.000 euro per Cacciari. assiemeNon perchè non amiamo la filosofia, bensì perchè con quei soldi si sarebbe potuto dare un aiuto concreto alla mensa di ‘Non di solo Pane’ per esempio”. Il secondo siluro di Rescaldina è sul tema lavoro,  “questo sconosciuto”. “E’ un vero dramma  – incalza lo psicoterapeuta – eppure in questi cinque anni, non ho mai visto un Assessore della Giunta Invernizzi prendere contatti con il Centro per l’impiego del Magentino e capire come siamo messi effettivamente. Vanno bene, invece, le balle e la politica di chi la spara più grossa, vedi vicenda Amazon e i 700 nuovi posti di lavoro”. Per ‘Assieme Ripartiamo’ occorrerebbe, piuttosto, ripartire dal turismo. “Ci sono dei margini di crescita enormi qui. Incentiviamo la ristrutturazione delle vecchie corti, piuttosto che delle cascine. Sogni? Chissà ma la politica è anche questo”. Invernizzi va a braccio e parla anche di scuola e formazione “che deve essere strettamente collegata al lavoro. Diversamente è inutile”. Quindi, il capitolo Sanità. “Stanno chiudendo i nostri ospedali, ma quel che è peggio li stanno spogliando di competenze. Occorre un lavoro di rete coi Comuni, così da evitare che tutto venga accentrato su Legnano”.

Sul Piano di Governo del Territorio, Rescaldina cala il suo jolly. Da un uomo di Sinistra ci saremmo attesi il classico no secco a nuovi insediamenti infrastrutturali. E invece lo psicologo ha un approccio differente: “Leggo che in questa Variante di PGT si ipotizzano 2.500 nuovi abitanti. Ma il tema non è l’opzione zero per il territorio, il tema vero è uno sviluppo ragionato e in linea con quanto chiede la popolazione”. “Mi domando – ragiona a voce alta Rescaldina – se a Magenta ci sono 1.000 appartamenti vuoti, ha senso costruire ancora? Diverso il discorso se subentrano nuove esigenze”.

Ma territorio per ‘Assieme Ripartiamo’ significa anche qualità della vita e controllo di vicinato. “E’ una bella iniziativa – dice Rescaldina – ma deve essere intesa come controllo sociale. In quest’ottica, mi chiedo dove sia finito quel bel progetto del ‘Poliziotto di Quartiere’ stile Bobby londinese. Un’altra cosa da non sottovalutare – conclude il candidato Sindaco – è la scelta di far vivere tutta la città e le Frazioni. Basta con l’organizzare tutto e solo in piazza Liberazione”.

L’ultima rotella del Rescaldina pensiero riguarda un tema assai caro alla Sinistra, ovvero, quello dei migranti che stazionano da oltre 2 anni e mezzo alla Casa Vincenziana, a cui si sono aggiunti gli ospiti – per lo più bambini e giovani mamme – della Calderara, dallo scorso mese settembre. “Utilizziamo queste persone nei lavoro socialmente utili. Ma facciamolo quotidianamente. Facciamolo per loro, per la loro dignità di uomini e donne. Sappiamo tutti – conclude Rescaldina – che la questione travalica le competenze di un Sindaco, ma quanto sta avvenendo è inaccettabile e, questo sì, potrebbe portare al disordine sociale. Per adesso questi ragazzi sono stati fin troppo tranquilli…”.

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Fabrizio Valenti

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