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Il Giro d’Italia a Trecate …Città in rosa. Di Massimo Moletti

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

TRECATE NO – Il passaggio del Giro d ‘Italia dalla cittadina novarese di Trecate (vicino al mio comune di Cerano) , mi ha portato molta allegria e gioia !!!primo perché hanno asfaltato e pulito strade e bordi, secondo perché ha portato un pizzico di allegria in una zona “troppo musona”, poi dopo un periodo sofferto di pandemia e reclusione in casa una ventata di rosa ci voleva proprio !
La giornata è stata effervescente anche se caduta in orario quasi mattutino (13:00) e in un giorno lavorativo , certo le altre volte era passato in centro città e dato una impronta di colore più marcata !!! Lo spettacolo e la magia  comunque starà presente in me e in tutte quelle persone presenti al ciglio della strada !!
La bicicletta piace a tutti e sfido chiunque ad non avere una volta nella vita sognato e imitato i ciclisti del giro magari con fiatone e l’acido lattico postumo …
La bicicletta riporta giovane come quando da ragazzini si andava nella vicina città di San Clemente e Cassiano per sentirsi più grandi o per andare al cinema o dalla ragazzina di turno che molto spesso ci metteva la “maglia nera”, ma eravamo contenti con poco e allora nel percorso del ritorno inscenavamo una tappa del Giro con tanto di nomi di campioni (Bugno, Indurain, Fondriest ecc), avevo una vecchia Bianchi di mio nonno (quella di Fausto Coppi) ma mi sentivo un professionista in quei mini tragitti.

Ogni volta che passa il giro ritornano quei momenti anche se il bello in una zona piatta come questa (dove arrivano tutti unito in un baleno ) non è tanto il passaggio ma il prima e gli attimi d’attesa del circo rosa!
Il primo problema è con chi andare e dove mettersi e a che ora andare, molti arrivano decisamente troppo presto altri al pelo bruciato ma l ‘emozione è sempre grande !! Sentire storie o improvvisati reporter come il sottoscritto, il sole sulla testa e l’inizio del passaggio di auto, furgoni, moto che precedono l’arrivo dei corridori …
Uno spettacolo gratuito dove puoi sentirti chi vuoi e transitare davanti a casa ..magari ritrovi il compagno di università o l’amico del treno che avevi perso di vista a cui il giro passa sotto casa, il tempo sembra fermarsi al minuto che vuoi tu.
L’attesa del passaggio ha una vera magia come di essere eterno e non vedi l’ora che passi e poi tutto in un tratto vorresti non finisse mai e al passaggio battito di mani, ovazioni , gente che filma o fa foto con semplici telefoni o con apparecchiature costosissime tirate fuori per il gran evento. .tutto per carpire quel secondo da ricordare fino al prossimo avvenimento ciclistico nazionale …una versione “carpe diem” in salsa sportiva.
In questi ultimi anni abbiamo smarrito l’importanza della foto e della sua magia perche ‘ riversi nell’ immortalare ogni micro attimo del nostro mondo chiuso nella autovanita’ senza scegliere l’attimo più significativo …
Vedere tutto così in ordine e preciso e funzionale fa capire che l’Italia è meglio di come viene raccontata in TV e sui social e il popolo italiano così civile e rispettoso verso i cavalieri a due ruote fa capire la forza e la bellezza che ancora è presente in questa nazione.

 

Il giro torna nella Trecate “di mia mamma” , per la prima volta dalla sua scomparsa, lei che adorava la bicicletta e aveva una reverenziale rispettosa verso il giro e la sua storia pur non conoscendolo, ma era il rispetto tra due anime dedite alla fatica e sacrificio …quello che ci mette tanta gioia e ci lascia i ricordi sani e rincuoranti da tenere nel cuore della nostra memoria non nella galleria dello smartphone …
Credo che il giro  dovrebbe passare tutti gli anni o passare a rotazione dappertutto perché l’orgoglio e la forza divulgata è un dono da dare a tutti …potremmo iniziare a farlo passare il prossimo anno dal mio paese “Cerano “, l ultima volta passò nel 1992 i miei genitori erano in forma e io ancora nell’epoca della fanciullezza. 
Grazie Giro  !!! Non sei solamente una corsa a tappe …ma un groviglio di sogni e speranze di colore rosa!!!

 

Massimo Moletti 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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