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Dall'archivio:

Il Fuorisalone di Milano visto dalla nostra ‘Manu Glamour’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

MILANO – Nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni, magnifico Palazzo neoclassico sito in Corso Venezia a Milano, si è tenuta quest’anno l’installazione permanente  Objets Nomades di Louis Vuitton.

La Maison francese ha deciso di spostarsi da Palazzo Bocconi, che è stato il sito per antonomasia di questa installazione per trovare una nuova location, adatta a mostrare le creazioni con ancora più ampio respiro.

Dal loro debutto nel 2012, gli Objets Nomades Louis Vuitton sono divenuti una collezione completa di quarantacinque oggetti meravigliosamente realizzati.

Le ultime novità, dieci pezzi che si aggiungono alla collezione, sono presentati a Milano durante il Fuorisalone 2019. I designer che fanno parte del progetto Objets Nomades sono nomi di fama internazionale:  Atelier Oï, Maarten Baas, Barber&Osgerby, Fratelli Campana, André Fu, Damien Langlois-Meurinne, Nendo, Gwenaël Nicolas, Raw Edges, Patricia Urquiola, Marcel Wanders, India Mahdavi e Tokujin Yoshioka. Da quest’anno si aggiungono al progetto due nuovi studi di architettura: Atelier Biagetti e Zanellato/Bortotto.

La nostra opportunità unica è stata quella di visitare la mostra con una guida d’eccezione: il famoso designer Armand Louis, cofondatore dell’Atelier Oi, il quale ci ha personalmente presentato le sue opere, oggetti di design che diventano vere e proprie opere d’arte.

Momento clou della presentazione è stata la visita al salone Degli Specchi, completamente sovrastato da lanterne bianche che illuminavano mirabilmente la stanza creando una scenografia di grande impatto.

Louis Vuitton ogni anno riesce a superare la propria installazione dell’anno precedente lasciando i propri visitatori costantemente a bocca aperta.

È stato emozionante, come mi ha fatto notare la mia carissima amica, l’architetto Laura Castiglioni di Magenta, poter udire le espressioni di stupore di tutti coloro che accedevano a questo salone e ne rimanevano completamente rapiti ed ammirati.

Come ogni anno abbiamo effettuato questa visita ospiti della nostra amica il famosissimo ad Architetto brasiliano Signora Patrizia Genovese, che ha trascorso il pomeriggio confrontando le proprie idee innovative con quelle del mitico Armand Louis.

La settimana del Salone riesce sempre a portare un’enorme energia e dell’irrefrenabile fermento in città.

L’atmosfera che vi si respira è sempre unica e stimolante; nonostante il meteo non molto clemente, consiglio vivamente a tutti di fare un salto in città per poterne assaporare ogni dettaglio e ogni particolare.

Emanuela Arcidiacono

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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