CASTANO – Arriverà presto a Castano la prima nazionale del Film su Fukushima “Il coperchio sul sole”, alla presenza dell’ex Primo Ministro giapponese Naoto Kan.
Un’iniziativa di alto profilo culturale organizzata dall’Ecoistituto di Cuggiono su invito dell’Organizzazione di volontariato Mondo in Cammino, con la quale Ecoistituto collabora da tempo, avrà luogo dall’1 al 04 novembre 2019 una mini tournèe dell’ex Primo Ministro giapponese Naoto Kan, accompagnato dal produttore esecutivo del film, Tamiyoshi Tachibana.
La prima italiana del film si terrà proprio sul nostro territorio, la sera del primo novembre, presso l’Auditorium Paccagnini di Castano Primo, gentilmente concesso dall’amministrazione comunale.
Si tratta di un evento di particolare rilevanza, sia per il tema di estrema attualità (vedi i ventilati sversamenti dell’acqua radioattiva nel Pacifico), sia per l’autorevolezza della figura istituzionale presente. In Giappone il primo ministro è la massima autorità dopo l’Imperatore.
Vista l’importanza dell’evento, l’Ecoistituto ha chiesto collaborazione e patrocinio da parte dei comuni dell’Altomilanese da lei coordinati affinchè ad esso sia data la massima rilevanza e abbia adeguata partecipazione. Ovviamente le associazioni del territorio faranno la loro parte.
Alcune note sul film
Il film “Un coperchio sul sole” parla dei primi 5 giorni di gestione dell’incidente nucleare di Fukushima da parte dello staff di Naoto Kan. Nel film Nabeshima, giornalista accreditato presso il Gabinetto del Primo Ministro, cerca di capire lo svolgimento degli eventi e le minimizzazioni messe in atto dalla direzione della centrale nucleare. Il film si concentra con precisione sulla gestione degli eventi e i membri dell’ufficio del Primo Ministro appaiono sotto la loro vera identità (i politici sono nominati con il loro nome; non la TEPCO, per evitare qualsiasi azione penale; essa è stata ribattezzata “Tobi”.
L’11 marzo 2011 Naoto Kan era Primo Ministro e ricorda ogni minuto trascorso per la gestione dell’emergenza a seguito del disastro nucleare in corso. Due settimane dopo divenne un altro uomo, quando si rischiò l’apocalisse, ovvero la possibilità di un’evacuazione nel raggio di 200 km. con 50 milioni di persone coinvolte, il 40% della popolazione, che – non prima di 30/50 anni – avrebbe potuto fare ritorno a casa. “Se tutto va storto, un incidente nucleare ha conseguenze molto più terribili della peggiore delle guerre” disse allora Naoto Kan.
