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‘++Il dottor Vignati: ‘235 ricoverati Covid negli ospedali di Magenta e Abbiategrasso’

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MAGENTA ABBIATEGRASSO – I numeri, banalmente e crudelmente, danno l’esatta dimensione di quanto il Covid stia impattando sull’equilibrio dei nostri ospedali.

E sono proprio dei numeri quelli che il dottor Eugenio Vignati, direttore medico dell’Asst Ovest Milanese, ha ‘sciorinato’ in un’intervista al quotidiano on line Malpensa 24, che idealmente segue alle dichiarazioni del dottor Nicola Mumoli e alle voci da noi raccolte nei giorni scorsi.

Il dottor Vignati è un medico ed un professionista che conosce da vicino la sanità territoriale,  i nostri ospedali (e molto bene il Fornaroli di Magenta, che ha appena compiuto 50 anni di vita). Un professionista di rilevante caratura, umana e professionale. Ecco perché le sue parole assumono una particolare importanza, in un frangente così delicato. E allora sentiamole.

“Alla data di venerdì 13 novembre, a Legnano sono ricoverati in 261, a Magenta quasi 150 e ad Abbiategrasso 85, quindi in tutto quasi 500. Cuggiono rimane Covid Free, perché questo ci permette di portare in cura, e quindi di reggere, coloro i quali sono Covid-negativi sia subacuti sia per la riabilitazione, qualunque essa sia. Siamo una realtà “hub” e dobbiamo ricoverare pazienti non solo provenienti dall’Ovest Milanese ma anche da altre Asst e con qualunque necessità, che sia di cardiochirurgia, cardiologia e cardiologia interventistica, neurochirurgia vascolare o neurologia. In questa seconda ondata la Regione ha indicato la nostra come area di destinazione per ostetricia-ginecologia anche per Covid-positive. Per questo, nonostante la denatalità, a Legnano c’è una crescita del numero dei parti”.

Escluso il nosocomio di Legnano, insomma, tra Fornaroli e Cantù ci soono attuamente più di 230 persone (esattamente 235) degenti a causa Covid. 

Quanti dei pazienti Covid da lei citati sono in terapia intensiva?

“Qualche decina, più quelli della Fiera. Ma quello che è più importante è il profilo del paziente che arriva: da quelli con sintomi deboli che però necessitano di ossigenazione fino a quelli intubati, ci sono diversi gradi di gravità. E noi possiamo far fronte a tutti. Abbiamo tutto sotto controllo, non ci sono rischi di infezioni o promiscuità. Questa organizzazione ci permette di guardare al futuro con molta serenità. Certo con impennate dei contagi potremmo avere difficoltà, ma ad oggi il sistema della sanità regionale tiene. Questa è la realtà”.

In una situazione di difficoltà senza precedenti, il dottor Vignati conclude ribadendo che  “il Servizio sanitario nazionale è fatto per dare risposte concrete. La nostra risposta è stata la capacità di organizzarsi e di lavorare in rete: così, ad Abbiategrasso vanno i subacuti solo positivi, a Cuggiono solo negativi. A Legnano e a Magenta, che sono più grandi, deve trovare spazio una realtà bene organizzata con una “doppia vita”. 

Anche oggi, lunedì 16 novembre, i Pronto Soccorso degli ospedali di Asst sono sotto particolare pressione: alle 10.41 di oggi si registrano 42 pazienti al Ps del Fornaroli (di cui 24 codici verdi), 47 a Legnano (13 verdi e 20 rossi), mentre nella vicina Rho ci sono 35 persone (20 codici verdi).

Fabrizio Provera

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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