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Il Comitato Cittadini di Varallo: ‘Malpensa, ecco perché così non va’

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MALPENSA – Pur riscontrando su alcuni quotidiani locali come il tema dell’aeroporto sia trattato quasi quotidianamente, riteniamo doveroso riportare l’attenzione su taluni aspetti di primaria importanza per l’area territoriale piemontese – lombarda interessata dallo svolgimento dell’attività aeroportuale e rinnovare quindi alcune domande che attendono risposte concrete da 20/25 anni.
Perché
• dopo 25 anni, manca il Piano d’Area Malpensa lombardo;
• dopo 25 anni, Malpensa non ha un PEE – Piano di Emergenza Esterno lombardo-piemontese integrato;
• Il Piano di Rischio – Art. 707 Codice della Navigazione (2005/2011) – non è stato ancora completato;
• manca un dettagliato censimento di tutte le edificazioni in deroga all’Art. 707 del CdN;
• le Mappe di Vincolo non hanno delineato le deroghe – ostacoli naturali e non – alla LimitazionePiano Ostacoli (Art. 707 del CdN);
• mancano le curve di Isorischio – Rischio Terzi (Art. 715 del CdN) nella formulazione stato attuale e
futura (mappe che non sono state rese disponibili, a fronte dell’incremento dei movimenti registrati, neppure nella fase del c.d. “Bridge”);
• le procedure antirumore in decollo adottate non sono conformi alle tecniche che determinano una maggior mitigazione del rumore (Noise Abatement Departure Procedure – ICAO NAPD 1 e 2);
• la zonizzazione acustica in LVA è stata calcolata con un modello matematico statico;
• il descrittore LVA non è conforme alle prescrizioni del doc. 29 della Conferenza Europea dell’Aviazione Civile, dal titolo «Standard Method of Computing Noise Contours around Civil Airports», terza edizione, cui fa rinvio il Reg. UE n. 598/2014 (art. 6, par. 1, lett. a); All. I, Reg.);
• sono, comunque, sistematicamente, ignoti i database di input utilizzati nel modello matematico di calcolo dell’indice di rumore LVA denominato INM/AEDT;
• le riunioni della Commissione Aeroportuale non hanno cadenza periodica e i relativi verbali/documenti/rapporti sono generici e non forniscono informazioni dettagliate.

• nella Rete di monitoraggio acustico, installata da oltre 20 anni sia in Piemonte che in Lombardia, non sono insediate le centraline di monitoraggio acustico di tipo “V” che permettono l’accertamento delle violazioni delle procedure di decollo antirumore e la conseguente applicazione di multe e sanzioni ai vettori aerei;
• Il Piano di Zonizzazione Acustica Aeroportuale e la Classificazione Acustica di ogni singolo Comune non hanno risolto il livello acustico dell’area della loro sovrapposizione e, nel contempo, è rimasta insoluta l’incidenza del traffico aereo sulla stessa classificazione comunale;
• Il Piano di Zonizzazione Acustica Aeroportuale non è stato ancora definito e non si è provveduto a verificarne la compatibilità con la Classificazione Acustica di ogni singolo Comune;
• La rete di monitoraggio atmosferico non è adeguata a distinguere le emissioni aeroportuali e del traffico aereo, da quelle di origine antropico e viario;
• Il Masterplan Malpensa 2020/2035 non ha inquadrato le conformità/deroghe al Regolamento UE
139/2014.

Attendiamo quindi opportuni chiarimenti da ENAC, ENAV, SEA, Regione ed ARPA Lombardia e Piemonte restando inteso che tutte le problematiche qui rilevate saranno comunque oggetto di analisi da parte del Tavolo Tecnico Continuativo la cui costituzione è stata richiesta alla Provincia di Novara con nostra nota del 30.3.2021.

Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa

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