― pubblicità ―

Dall'archivio:

Il Centrodestra boccia il “sogno” Saffa. Alla conferenza anche Boffalora con Trezzani e Porta: “Buttati al vento quattro anni di lavoro per qualche voto…”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA  – “Un progetto dai punti oscuri, per giunta calato dall’alto e che è cambiato troppe volte, in questi anni”. Il Centrodestra compatto sabato pomeriggio ha bocciato sonoramente il progetto dell’ex Saffa che l’Amministrazione di Marco Invernizzi presenterà domani sera in Sala Consiliare.

“Dal 2013 ad oggi ne abbiamo viste di tutti i colori – ha detto Simone Gelli capogruppo della Lega Nord al quale è stato affidato il compito di fare la cronistoria degli eventi – tra Saffa ed ex Novaceta in questi anni c’è stato un rimpallo di progetti. L’ultimo solo pochi giorni fa con questo protocollo d’intesa. Questi signori stanno vendendo un sogno mal calibrato”.

Alla conferenza organizzata in piazza Liberazione al gazebo del centrodestra c’erano ospiti anche il sindaco di Boffalora sopra Ticino Curzio Trezzani con l’assessore Paolo Porta. “E’ stato letteralmente buttato al vento un lavoro di quattro anni per questo strappo in nome di qualche voto. Sarebbe servita una programmazione comune  – ha detto Trezzani – anche perché qui Magenta per la parte di sua competenza pensa al residenziale praticamente per tre quarti dell’area in questione. E i servizi dove li faranno?”. Il primo cittadino ha concluso parlando di “brutto segnale” per la città. “Stesso discorso sulla Variante. Anche qui abbiamo gettato al vento la strada del dialogo”.  Felice Sgarella, commissario di Forza Italia in coabitazione con Tino Viglio ha parlato apertamente di bluff.

“Questo è un brogliaccio dove si parla un po’ di tutto. Grattacieli compresi”.   Gelli ha aggiunto ancora: “Questi non hanno le idee chiare. Pensate alla Don Cuni che avrebbe dovuto essere valorizzate, così come la Plodari che si sarebbe dovuta riaprire. Niente di tutto questo – ha denunciato il leghista – è spuntata, invece, all’improvviso la possibilità di realizzare all’interno dell’ex Saffa una sorta di casa di riposo per paperoni. Hanno cancellato il nostro ‘dopo di noi’, così come il parco sportivo per disabili lungo la circonvallazione, due importanti progetti di inclusione sociale, per propinarci questa boutade elettorale…”.

E’ stata poi la volta della candidata sindaco:  “L’ex Saffa è strategica per lo sviluppo di Magenta. La sua destinazione d’uso dovrebbe essere condivisa con la città e non calata dall’alto dopo essere stata decisa nelle segrete stanze – ha esordito – avevamo una grande opportunità per costruire un percorso condiviso con Boffalora, includendo in questo discorso anche la Variante della frazione”.

“Bisogna creare a Pontenuovo un contesto di città diffusa e di socialità urbana – ha proseguito la Calati – è indispensabile riqualificare gli elementi storici di Magenta: l’ex dogana turistica, il teatro nella città della musica, la vita e il messaggio di Santa Gianna Beretta Molla”.

Già, ma con quali fondi? “E’ necessario riaprire un canale di comunicazione con Regione Lombardia e con l’Unione Europea – ha concluso la Calati – ci sono bandi e finanziamenti significativi in tal senso. Ma perché ciò diventi possibile, occorre pensare a progetti innovativi e che siano effettivamente in linea con le direttive regionali e comunitarie”.

Fabrizio Valenti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi