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I portici di Magenta da domani potrebbero essere chiusi

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MAGENTA –  Clamoroso a Magenta da domani c’è la seria eventualità che gli storici portici di via Mazzini, piazza Liberazione vengano di fatto impacchettati causa pericolo crollo. 

A spiegare lo stato dei fatti è Paolo Bertoglio, noto assicuratore cittadino e tra i titolari di immobili che insistono lungo la stecca dei portici dirimpetto alla farmacia Cattaneo.

“Onestamente siamo allibiti dal provvedimento del Sindaco così perentorio – incalza Bertoglio – tra l’altro, c’è anche un certo imbarazzo, da parte dei progettisti che da tempo ci seguono su questa partita (uno dei due è Fabrizio Ispano Architetto e presidente del Consiglio comunale, nonché, membro di spicco della maggioranza, espressione di Forza Italia)”.

 

E in effetti l’ordinanza che dà 5 giorni di tempo ai proprietari degli immobili dei Portici di piazza Liberazione per mettersi in regola è perentoria. “Ma di fatto – eccepisce Bertoglio – praticamente impossibile da rispettare…..questi sono beni che hanno un valore storico, gravati da vincoli architettonici. Quindi c’è un iter tecnico con una certa tempistica da rispettare anche per assegnare i lavori”. 

Ragion per cui, vista l’impossibilità di rispettare la tempistica, e l’intimazione da parte del comune, per il momento l’unica soluzione che ha del clamoroso è la chiusura dei Portici e della attività commerciali ivi annesse per tutto agosto.

Un danno economico non di poco conto, soprattutto in un atto di pandemia come questo. Ma il tema a questo punto è: cosa accadrà a settembre??? Insomma, in attesa di definitive conferme da parte di Palazzo Formenti, lo scenario così tratteggiato da Bertoglio appare incredibile. 

 

La questione di fondo, in realtà, è il contezioso venutosi a creare con il comune. “Noi – osserva Bertoglio – abbiamo una  convenzione pronta da firmare con il comune da 18 mesi a questa parte. Ma dall’altra parte nulla…..non ci sentono”.

Qual è il problema di fondo??? Come sempre si tratta di vil denaro. L’Amministrazione di piazza Formenti, infatti, interpreta alla lettera il principio secondo il quale siano i titolari degli immobili a metter mano al portafogli e sostengono che in ogni caso, questi immobili hanno già degli sgravi a livello fiscale.

“E’ una regola chiara ed evidente – fanno sapere dal Comune – inoltre,  non si tratta neanche di un intervento di particolarmente dispendioso economicamente parlando….”.

Insomma, il Comune agisce in punta di diritto, mentre i titolari degli immobili invocano un po’ di buon senso. “Non possiamo dimenticare la valenza storica dei portici, così come il fatto che siano gravati da una servitù di passaggio pubblica. Tutti aspetti che dovrebbe essere valutati rispetto alla possibilità che il Comune ci venga in aiuto….”.

Ma al momento la ‘querelle’ portici pare destinata a chiudersi nel peggiore dei modi. Un braccio di ferro che recherà danno all’immagine della città e delle sue attività produttive e commerciali. A nostro avviso, comunque la si guardi, un altro autogol clamoroso di questa Amministrazione e soprattutto del suo Sindaco. Grave mostrare i muscoli, senza pensare alle ricadute (negative) che un provvedimento del genere porta con sè….

 

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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