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I personaggi della Polizia locale: conosciamo Giuliano Rota, Commissario Capo a Magenta

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MAGENTA –  Continua la rassegna dei volti di uomini e donne della Polizia locale del nostro territorio. Questa volta parliamo con Giuliano Rota, che proprio durante il recente San Sebastiano è ‘passato’ Commissario capo, del comando di Magenta. Uno dei più conosciuti e apprezzati per la pacatezza e la calma che dimostra in ogni situazione. Nella Polizia locale Rota entra nel 1993 a seguito di concorso pubblico, in quel di Dairago. “Avevo tutta l’intenzione di fare il Carabiniere – racconta – era la mia passione, ma poi mi sono dovuto, per così dire, accontentare. Insomma, non che mi sia dispiaciuto entrare in Polizia locale, ma avevo altre aspirazioni. Alla fine, passati tanti anni, posso solo dire di essere contento”. Persona cordiale e sempre gentile con tutti capisce che quello di indossare la divisa era proprio il suo lavoro e continua a farlo a Turbigo fino al 1994 quando approda a Magenta, città dove tuttora presta servizio.

“Non entrai come ufficiale, ma come semplice agente – aggiunge – ufficiale lo sono diventato nel 2003 con tanta soddisfazione da parte mia”. Rota è uno che ama il so lavoro e la fa con dedizione. C’è una materia che lo ha coinvolto fin da subito ed è quella del cerimoniale. “In realtà è proprio la mia passione – sottolinea – mi è servito tantissimo per valorizzare, agli occhi della gente, la Polizia locale e quello che fanno, tutti i giorni, uomini e donne che sono in strada. E’ un po’ la vetrina di noi che indossiamo la divisa e che ci mostriamo in alta uniforme nelle grandi occasioni”. Una materia che lo ha entusiasmato al punto da essere selezionato come docente alla scuola militare Teuliè di Milano e alla scuola ufficiali della Polizia locale di Milano. Di riconoscimenti Rota ne ha avuti tanti. L’ultimo, quello di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, è senz’altro una delle soddisfazioni più grandi ottenute in carriera. Tanti anni a Magenta, una città della quale conosce ogni cosa e che apprezza. Vive a Robecchetto con Induno, ma a Magenta trascorre la maggior parte del suo tempo.

I ricordi di questi anni? “Sono tantissimi, al punto da non riuscire a dirti qual è stato uno dei momenti più significativi o importanti – conclude – l’incendio in un appartamento in via De Medici per esempio. Mi pare di ricordare che era il 2007 ed eravamo intervenuti come polizia locale dando un contributo importante. In quella casa che andava a fuoco c’erano anche dei bambini e per fortuna tutto andò bene. Il nostro intervento venne riconosciuto dalla Regione e fummo premiati con una onorificenza. E’ bello quando tutto si conclude bene e riesci a dare il meglio”.

Questa la motivazione della medaglia d’argento che gli venne conferita: “Con generoso slancio ed esemplare sprezzo del pericolo, non esitava, insieme ad un collega, ad introdursi all’interno di un’abitazione dove si era sviluppato un incendio, riuscendo a portare in salvo una donna con il figlio. Reiterava poco dopo l’intervento, prestando soccorso ad altre due persone in difficoltà. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere. 25 settembre 2007 – Magenta (MI)”.

 

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