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I (nuovi) Mostri, tra curriculum e presunte lauree- di Emanuele Torreggiani

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Viviamo giorni, ormai sono anni, stupendi. Li scrissero, prima che noi li vivemmo, questi anni, il duo Franco Lucentini e Carlo Fruttero in un libro dal titolo esplicativo: “La prevalenza del cretino”. Va così, non il dramma o la tragedia, quanto una commedia in chiave di vaudeville. La cifra stilistica la riconosciamo in quel grottesco italiano di cui fu sommo interprete, nella sintesi lapidaria, Leo Longanesi: “La situazione è grave ma non è seria”. Che sia grave, la situazione italica, basterà avere gli occhi per vedere che il solo guardare spesso non supplisce. Ma di una gravità da far fremere che ancora domani il sole non sorga sullo stivale. In quanto alla serietà, fratelli e sorelle, non è cosa nostra. Ci si abitua alle minchiate. Insomma, per dirla tutta, l’Italia l’è un bar. Uno di quei locali in cui entri e trovi appoggiato al bancone il fenomeno, con i polsini della camicia rivoltati sulla manica della giacca, che magnifica ricchezze, proprietà, automobili, femmine, poi, mentre tarlaccata ti insubisce il Rolex tarocco al polso che c’ha, ragazzi, parla così, un momentino di scarsa liquidità. Te lo dà, il Rolex, per poche centinaia di euro.

State certi che qualche cretino lo compra. E va così. Perché poi la politica debba essere diversa, cioè seria, mica che lo si capisce. Abbiamo un ministro in carica, tale Fedeli, che dal rango di laureato farlocco è rimasta al suo posto pur con il solo attestato di cresima; un’altra che ha copiato la tesi di laurea, tale Madia, perché così fan tutti, come nella commedia mozartiana; ed ora il presidente del consiglio in pectore, tale Conte, che s’inventa soggiorni, non turistici, alle università di Nuova York, di Parigi, di Vienna, di Malta… Non so se qualcuno si avrà preso la briga di sfogliare i quotidiani esteri. Se dovesse assumere l’incarico, non si sa mai considerando i suoi mentori, verrà additato con l’indice, appena sbarcato da un qualunque volo di Stato: “Tal là il scemo”. Accade sia per il governo che per qualunque giunta di comune. “Io sono pronto” dichiara il cretino, “il posto spetta a me”, gli fa eco il gemello. L’Italia di oggi. Mostri.

Emanuele Torreggiani

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