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Dall'archivio:

I mitici anni ’80 con il Duca di Saronno: quando c’era ancora il fascino della musicassetta….

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

La musica è sempre stata un catalizzatore di giovani e meno giovani anche se il consumo di serate e prodotti musicali è  di una popolazione prevalentemente sotto i 30 anni.
Gli strumenti per sentire la musica hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e condividere…

Ho sentito una canzone…ora che riuscivo ad averla passava una settimana e pure di più…
Ora con un click la condivido con cinque o più amici virtuali o reali…
Ricordo ancora quando avevo registrato la musicassetta di “Scialpi” per la mia “bimba ” di vicina solo per vederla e avere un sorriso in regalo…

La mia produzione e registrazione di musicassetta era rivolta al mercato estivo quando le mie belle erano in versione bikini.
La musicassetta era uno strumento per ascoltare musica che aveva messo da parte il più ingombrante e fragile lp o 45 giri comunque vinile …

La musica passava da una singola canzone con lato b in omaggio a una collezione di 8 o più canzoni trascinata da una hit…

A sentire la cassetta dei Bon Jovi o Gun’s Roses avevo consumato il nastro dove erano posizionate le canzoni più belle diventate storiche…La musica passava sul nastro per cui in dotazione ti davano anche una penna Bic perché avevano la brutta abitudine di tirare fuori il nastro …
Il rumore della messa avanti veloce o indietro …gli attimi per riascoltare le dolci note…
Poi le prime playlist della storia le musicassette vergini su cui registrare !!!!
E qui erano tutti maestri del suono …meglio questa o quella…
Le casette musicali vergini erano vuote dove potevi mettere su il tuo parlato come un messaggio vocale arcaico prima di Whatsapp…ma soprattutto potevi duplicare le cassette originali..
30-60-90 minuti che si abbinavano in parte con 90 -60 -90 della mia vicina stratosferica a cui preparavo con cura maniacale le audio cassette…Molto spesso alle mie compagne di classe o belle dell’ aula accanto prestavo la musicassetta originale per farsi la copia in base agli occhi dolci per poi non vederla più o alle calende greche …
Con la musicassetta era più facile portare la musica in giro per le autoradio con mangia nastri presenti in macchina e per i walk man. Macchinette magiche con cuffie per sentire la musica anche a spasso o sul treno o altro
Dovevi però avere le pile giuste perché ancora non si caricavano con sole o corrente…
Belle e scene di innamorati o ragazze che dividevano le cuffiette per sentire la stessa musica per poi fare cori stonati ma bellissimi…
Non erano belle da presentare a Superclassifica Show da Maurizio Seymandi perché piccole e non telefoniche ma hanno creato tanta ricchezza e gioia …
C’erano poi le versioni piccole per registratori per uso interviste e audio produzioni…
L’avvento del cd le portò in pensione forzata per la maggiore qualità e minori rischi del fuori nastro del moderno dischetto magico …
Però la loro utilità e gioia nascondono tante piccole e grandi storie legate a gioie e dolori di momento della vita …
La prima musicassetta acquistata era una soddisfazione ..

La pirateria e l’ abusivismo di un popolo che non vuole spendere per prodotti culturali c era già fin troppo…ma questa è  storia moderna …
Lasciatemi le mie emozionanti  storie di pensieri passati.

Massimo Moletti

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