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I Giovani Democratici dell’est Ticino e la movida: ‘Non limitatevi a giudicare’

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EST TICINO – Dopo i runner, gli anziani “troppo lenti nei supermercati” e chi mette la mascherina lasciando fuori il naso o che la toglie per andare in bicicletta ora è il turno dei giovani, con la movida, ad essere colpevolizzati. Negli ultimi giorni, si leggono molti articoli e si sentono molti interventi di politici ed opinionisti sui giovani irresponsabili che fanno assembramento dal Veneto alla Sicilia, come se nulla fosse; ed è partito il gioco che più piace: puntare il dito contro qualcuno e colpevolizzare. È veramente spiacevole constatare che in tre mesi, ormai, di lockdown si è parlato troppo poco dei giovani e di come questo periodo ha impattato ed impatterà sul nostro futuro: com’è stato finire l’ultimo anno di superiori da un giorno all’altro? e la terza media? Com’è stato, dai più piccoli fino ai più grandi, perdere la socialità quotidiana? Com’è stato per molti che si avviavano al lavoro, vedersi sospeso lo stage o non essere più assunti per questa situazione di crisi? Pochi articoli, pochi interventi a sostegno di quello che è, diciamocelo, il futuro di questo Paese: sembra che ci si sia dimenticati dei giovani fino a quanto non c’è stato bisogno di fare la “ramanzina” di turno. No, i giovani non sono solo una massa informe di irresponsabili nullafacenti: i giovani sono quelli che dovranno gestire il debito pubblico enorme che già c’era e che si sta venendo a creare, che dovrà pagare le pensioni ad una società sempre più anziana e, allo stesso tempo, sperare (o forse non ci rimane che sognare) di poter avere un avvenire almeno al pari di quello dei nostri genitori e/o nonni tra automatizzazione del lavoro (senza un’adeguata preparazione scolastica in Italia in quanto a coding), crisi ambientale, debito pubblico insormontabile e sistema previdenziale sempre più pesante. Sì, perché questa crisi in prima battuta ci ha limitato l’ istruzione, senza contare i molti casi di persone che per questioni economiche non ha potuto usufruirne per niente, e la socializzazione, fondamentale a questa età: anni che nessuno ci ridarà indietro.

 

 

Ma non solo: molti giovani, lavoratori stagionali, forse quest’estate non lavoreranno, molti stagisti o lavoratori a tempo determinato, forse, non saranno riconfermati o si sono già visti dare una risposta negativa. Ma nessuno si è interrogato a riguardo per provare a dare risposte. Ogni tanto, si è parlato delle scuole superiori per gli esami di maturità, ma chi ha veramente considerato la condizione degli under 30? Non si è parlato di università, non si è parlato di stage, lavoro stagionale, la disoccupazione giovanile che non potrà che crescere, della dimensione di gioco dei più piccoli e la mancanza di vita sociale fatta di contatti veri ed umani, che impatta a tutte le età ma, ancora di più, sugli adolescenti. In questo contesto, in questa seconda grande crisi economica negli ultimi 15 anni accompagnata da una crisi di valori della società, i giovani affrontano una mancanza di senso, una nuova crisi del genere umano: quale scopo? Quali possibilità nel mondo? È ora di cambiare mentalità: è ora di mettere i giovani al centro di un nuovo progetto di sviluppo. Ed è il momento, anche per noi, di prenderci il ruolo che ci spetta.

Giovani Democratici Est Ticino –  Andrei Daniel Lacanu

 

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