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I ‘dissidenti’ di Forza Italia si ritrovano giovedì a Milano

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MILANO – La notizia è rilanciata dal Corriere, e non sembra destinata ad avere effetti non solo locali.

«Forza Italia è pronta a fare una riflessione sui tanti voti persi?». Se lo chiede, lasciando la risposta aperta, Elena Donazzan. Lei è l’assessore al lavoro di Luca Zaia in Veneto, premiata alle ultime regionali da un diluvio di preferenze (oltre 22 mila) e tra i protagonisti della sollevazione dentro il partito azzurro. Una sommossa che era incominciata, all’indomani delle elezioni, come un gruppo su Whatsapp tra i dissidenti, rileva il quotidiano di via Solferino.

Ora, però, gli azzurri arrabbiati cercano di fare rete, ragionare sul momento che vive il partito, darsi degli obiettivi. Giovedì sera si incontreranno in un albergo milanese la consigliera regionale Silvia Sardone, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano,suo marito, l’ex consigliere lombardo Vittorio Pesato, il neo vicepresidente del consiglio regionale del Lazio Adriano Palozzi, oltre alla stessa Donazzan.

Ed è proprio la Sardone, reduca dalla clamorosa esclusione dalla giunta, ad essere sempre più dura nei confronti del suo partito: ‘Non sono arrivata in Regione come Nicole Minetti’, ha detto di recente, gettando benzina sul fuoco delle polemiche.

Ma quali effetti avranno i tumulti interni a Forza Italia sulla provincia milanese? Perché pare che  proprio da qui, da Milano e dalla provincia, sia destinata a partire un’azione potenzialmente dirompente per il partito di Silvio Berlusconi. Tra le prospettive di partito unico con la Lega e il centrodestra evocate oggi da Giovanni Toti e un rafforzamento della riorganizzazione interna.

Già, ma con quali leadership?

 

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