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Dall'archivio:

Guardando una stella cadere…

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

La Notte di San Lorenzo è la notte dei sogni, degli innamorati, della nostalgia ma anche la notte dei desideri; una stella filante che si accende improvvisamente solcando la volta celeste. Da sempre, suscitando leggende, raccontano l’esaudire di desideri più nascosti e reconditi e quella scia nel cielo scuro della notte li esaudirà.

10 di agosto, le lacrime del cielo, pioggia meteorica delle Perseidi, sciame di destini e di scintille repentine che si rende visibile in tutto il mondo.

Tutti, sognatori o disincantati, con gli occhi al cielo cercando il nero assoluto, in montagna la nostra montagna, così vicine da poterle toccare con un mio dito raggomitolati al caldo di una coperta sul un balcone con due fratelli con cui abbiamo sempre toccato il cielo.

Una notte che sa di magico trascorsa in silenzio semplicemente con il viso rivolto al cielo, all’infinito, a ciò che non conosciamo, sussurrando parole semplici e serene, di sogni segreti nascosti nel cassetto più basso del comodino, quello che non si apre spesso, anzi quasi mai, dove forse non sappiamo più cosa abbiamo conservato nel “file” desideri durante gli anni trascorsi da bambini fino ad oggi adulti.

Questo cassetto si aprirà ancora quest’anno e … poco importa se alla fine la scia della stella accompagnerà ancora per una stagione il nostro desiderio non esaudito. Una o due notti agostane da ricordare con un piccolo sorriso durante l’inverno, un desiderio che quella stella terrà in grembo e resterà segreto;una stella cadente viaggiando alla velocità della luce dopo un lungo viaggio scrutando mare, monti, città, sabbie fini accarezzate da onde in cui si inabisserà di lì a poco.

 

 

… seconda stella a destra

questo è il cammino

e poi dritto, fino al mattino

poi la strada la trovi da te

porta all’isola che non c’è…

Laura Giulia D’Orso

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