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Oggi, 11 gennaio 2017, basilica di San Martino, i miei figli assistono alle esequie della loro mamma adorante loro. Un grande popolo, nel composto silenzio del dolore, partecipa. La compassione: il patire insieme. La condivisione del sentimento che affratella. Unisce. E dimostra quanto il dolore sia sorgente di luce: manifesta, nella concretezza carnale della presenza, il sentimento assoluto: l’amore. Si tratta del sentire che produce l’azione. Il verbo amore coniuga, con potenza aurorale, la venuta della luce che trafigge, squarciando, la tenebra. La luce. La Genesi, il fiat lux, la viviamo nella verità della vita, manifestando l’amore. E si ama solo in modo disinteressato, puro. Nudo. Non conosce l’uomo altro sentire così definitivo, assoluto. Indiscutibile.
Era un popolo nudo, quello di oggi. Nudo nel disvelamento dell’amore. È così colmo di potenza l’amore che chiunque tra i presenti, anche i non credenti, partecipando alla casta nudità dell’amore ne testimoniano la verità. L’uomo possiede la capacità di dimostrarsi, svelandosi nel sentire ch’è origine di luce. A Dio non si può fuggire. E nell’esserci, nella carnalità della presenza, si partecipa a trafiggere la tenebra. L’amore, il puro spirito che fa uomo l’uomo.
Il tremendo spazio della cassa, dove giace il corpo inanimato, è, al contrario, il luogo della pura materia inerte. Quella che, disgiunta dallo spirito, si è spenta. Non palpita, non pulsa. Ma lo spirito che vive chiama. Dolore, lacrime, dolore e dimostra, nella sua forza sublime: che sta sotto il confine dell’apparenza, di generare luce. Vive. Il popolo che sente la chiamata cammina sino alla basilica e testimonia la casta nudità dell’amore.
“Tutto ciò che si ama rimane, il resto è scoria”, il verso di Pound esprime come l’amore si impone nel presente e rigetta il passato. È il presente. Si manifesta, squarcia la tenebra e impone la genesi. La nascita. Ogni madre lo dichiara nel suo essere madre. E pur morendo non si spegne in quanto il suo amore è l’eredità che dichiara nei suoi figli. La vita. Vale per qualunque madre. Vale per i miei bambini accompagnati, sino alla età loro destinata, dalla luce divina della loro madre. Che Dio conservi. Grazie.

 

E.T.basilica1

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