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Governo, si arrende anche il ‘responsabile’ Tabacci: ‘Mancano i numeri, Conte si dimetta o elezioni’

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 ROMA “Ho fatto quello che potevo ma i numeri restano incerti e a questo Paese non serve una maggioranza raccogliticcia. A Conte ho suggerito un gesto di chiarezza: dimettersi per formare un nuovo governo. E se non ci riesce, si va al voto. Per vincere”. Lo ha detto Bruno Tabacci, senatore del Centro Democratico, in un’intervista a ‘La Repubblica’. Tabacci, che si è definito il “traghettatore di anime perse”, si è impegnato a consolidare la maggioranza di governo con “l’operazione Costruttori”. “Ora tutti devono assumersi le proprie responsabilità”, chiarisce Tabacci. “Ma l’impressione e’ che si rotoli in fretta verso le elezioni”.
Per Tabacci il voto in Parlamento della relazione sulla giustizia del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è “un passaggio più pericoloso di quello appena vissuto: perchè alla questione politica generale se ne unisce una di merito, su un tema divisivo. Ma non limiterei a questo rischio – chiarisce – possiamo andarea avanti ad esempio con maggioranze risicatissime nelle commissioni?”.
Secondo il senatore Bruno Tabacci, che ha cercato di assicurare una maggioranza al governo in aula, puntando ad “un disegno di alto profilo, di stampo europeista, aperto a chi ci sta”, i numeri al momento “non si sono materializzati. Al Senato siamo vicini, ma non è che se arriviamo a 161 risolviamo il problema, siamo onesti”.

“Renzi ha fatto un errore politico – chiarisce Tabacci, parlando di Italia Viva – come quello che fece Salvini l’anno scorso. In più in Senato si è lasciato andare a una polemica personale e velenosa. Non credo ci siano più le condizioni per un dialogo. Con tanti colleghi di Iv invece c’è sempre stata collaborazione. Ma se vogliono stare dall’altra parte, ne prendiamo atto. Se è così, guardiamo all’area liberal-democratica oggi prigioniera di Salvini e Meloni”.

 Per Tabacci, inoltre, non è escluso che la crisi possa risolversi entro la metà della settimana. “Conte resta l’elemento imprescindibile di stabilita’ per la coalizione”, sottolinea Bruno Tabacci, “ma se la maggioranza non c’è deve prenderne atto prima di mercoledì: deve dimettersi e cercare di costruire un altro governo, con personalita’ autorevoli. Con un passaggio formale, di chiarezza: chiamiamo tutti alle proprie responsabilità. E se non ci sono le condizioni si va alle urne. L’hanno fatto in America e in Olanda, si può fare pure qui”. Il senatore del Centro Democratico è convinto che “con Conte al centro, alla guida di una sua lista e al vertice della coalizione, la partita e’ pienamente aperta. Io non credo ai sondaggi. Vista la pandemia, riconosciuta l’importanza dell’Europa in questa fase, quanti elettori davvero vogliono consegnare il Paese a Salvini?”.

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