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Gli “ex” di Magenta Popolare verso Fratelli d’Italia: come nel calcio mercato….

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  La frattura interna a quella che fu  ‘Magenta Popolare con Luca Del Gobbo’   è ormai conclamata dopo la la nota che abbiamo pubblicato stamani in relazione al gruppo dei cosiddetti ‘ex’ che hanno ribadito piena fedeltà a Chiara Calati.

Occorre però fare alcune precisazioni anche in considerazione alle dichiarazioni emerse ieri in quella che dalle colonne di Ticino Notizie, non abbiamo avuto problemi a definire una conferenza ‘rovente’ proprio per le strascichi che sta portandosi dietro.

 

Del Gobbo e il suo gruppo che, di fatto, è il partito di NOI con l’Italia non ha in alcun modo rinnegato il Sindaco. Semmai, ha preso atto di una situazione sviluppatasi nel corso di questi 24 mesi. Del Gobbo e i suoi non sono contro il Primo cittadino. Più che altro, è palpabile la voglia di essere più incisivi e propositivi, all’interno della Giunta cittadina dove si sentono ai margini.

Non è un caso, peraltro, che più volte l’ex Primo cittadino guardando anche al discorso territoriale e sovraistituzionale,  abbia invitato a fare ‘il gioco di squadra’, abbia lanciato un chiaro appello ad un modello inclusivo nel governo della città che vada a coinvolgere e promuovere al meglio i talenti dei diversi mondi presenti all’interno della nostra comunità.

Vero è infatti che come nel calcio mercato, diversi dei firmatari di questo documento stiano già cercando di accasarsi altrove. Da Piero Corti, ex socialista e poi forzista, ad Antonio Valisi, proseguendo con il cattolico Mauro Fantone con un passato dell’UDC  e concludendo con Mariano Manna, non è un mistero che da tempo siano iniziate le loro frequentazioni con Fratelli d’Italia.

Le foto che pubblichiamo sia in evidenza che all’interno di questo articolo ne sono la prova provata di come i soggetti in questione ormai stiano cercando una nuova collocazione politica. 

E allora la domanda che sorge spontanea, ne è la logica conseguenza:  gli ‘ex’ di Magenta Popolare stanno con Chiara Calati, ce l’hanno con Luca Del Gobbo, o più semplicemente, stanno cercando una nuova ribalta politica?  Il dubbio, concedetecelo, è più che legittimo.

Così come il disagio malcelato – anche se per ora prevale comprensibilmente la consegna del silenzio – che si respira almeno in una parte di Fratelli d’Italia. Non è un mistero, a questo proposito, che a partire dal giovane e combattivo, segretario cittadino Lorenzo Garagiola, sarebbe gradita una linea più netta e chiara (“più identitaria”)  secondo quelli che sono storicamente i valori della destra nazionale, seppur calati in un contesto in forte evoluzione, qual è quello di questi ultimi anni.

Dall’altra parte, c’è chi è legato ai vecchi riti della politica, alla mediazione e finanche ai numeri che poi sono quelli che decidono.  E che non si possono perdere di vista.

Dunque anche alla luce di queste ultime considerazioni, si capisce come le ricadute delle conferenza di ieri vadano bel oltre la terreno di Noi con l’Italia – o della parte che a Magenta vi rimane – ma investano in maniera più generale tutto l’orizzonte del Centrodestra Magentino e non.

Diciamo che Del Gobbo e i suoi hanno dato la prima spallata. Alla quale inevitabilmente, ne seguiranno altre. Con che esiti, è tutto da vedere. 

Fabrizio Valenti 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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