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Dall'archivio:

Gli atleti di casa nostra alla mezza maratona di San Gaudenzio a Novara

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La mezza maratona invernale di San Gaudenzio è andata in scena questa mattina con partenza e arrivo dal Pala Igor di Novara. 21 chilometri che hanno dato soddisfazione a molti atleti che vi hanno preso parte. Tanti perché ormai la mezza di San Gaudenzio è una classica apprezzata. Il periodo freddo non frena i tanti atleti arrivati anche da lontano. Ho conosciuto un runner di Lugano prima della partenza, che ha approfittato per parlarmi molto bene della Stra Lugano che si terrà a maggio.

Primo uomo Michele Belluschi in un’ora e dieci minuti e prima donna Chiara Milanesi in un’ora e 22. Ma veniamo agli atleti del nostro territorio. Chiaramente non li conosco tutti perciò non me ne vogliano coloro che non cito. Daniele Valenti del Tapascione Running Team ha chiuso in un’ora e 19 confermandosi runner di livello anche ad inizio stagione. Ottima prestazione, certamente. Su un percorso che non era proprio completamente piatto, ma riservava qualche strappetto insidioso capace di spezzare il ritmo. Oltre alla prestazione di Valenti hanno impressionato altri atleti della società robecchese. Da Marcello Brunetti a Stefano Colombo a Gianluca Zacchetti, a tutti gli altri. E, soprattutto, l’inossidabile magentino Francesco Prina che a 78 anni, e quest’anno saranno 79, ha sparato un terzo posto di categoria concludendo 21 chilometri in due ore e 17. Ho incontrato nonno laser, come viene soprannominato, pochi giorni fa in strada per Pontevecchio. Era entusiasta delle sue performance da runner e mi ha confidato che quando corre una maratona si sente benissimo. “Ci sei alla mezza di San Gaudenzio?”, gli ho chiesto. “Ovvio”, ha risposto con un sorriso.

L’organizzazione della mezza di San Gaudenzio è stata ottima. Gara collaudata con numerosi volontari impegnati sul percorso. Personalmente l’ho chiusa dignitosamente in un’ora e 43 minuti, quindi in linea con i miei tempi di questo periodo. Ho un po’ tralasciato gli allenamenti lunghi che svolgevo fino a pochi anni fa. Mancanza di tempo o paura di farmi male con l’età che avanza? Entrambe le cose, forse di più la seconda. Ho chiuso giusto un paio di secondi davanti ad un altro atleta magentino. Luca Malini, conosciuto come quello della famosa libreria ‘La Memoria del Mondo’. Siamo partiti insieme (scambiando qualche battuta sul fatto che anche in quel di Novara non mancano gli incivili che gettano rifiuti nei canali) e non mi ero accorto che mi tallonava fin quasi a superarmi in dirittura d’arrivo. Luca, nel giro di poco tempo, è riuscito a collezionare prestazioni importanti. Non ultima la maratona di Reggio Emilia a dicembre.

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