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Dall'archivio:

Giro d’Italia, un’Abbiategrasso da 10 e lode

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

Abbiategrasso dovrebbe essere sempre così: viva e bella, bella, bella!

Oggi Abbiategrasso era vita.
Oggi , alcuni, non hanno vissuto .
Grazie al comitato tappa, grazie all’amministrazione comunale, grazie ai volontari, grazie ai bersaglieri, grazie alle forze dell’ordine, grazie all’ordine degli abbiatensi, grazie a chi è venuto da fuori. Oggi è stato il giro. Grazie

ABBIATEGRASSO – Potremmo andare avanti per ore, riportando i commenti sulle ali dell’entusiasmo di una giornata- quella di ieri- che rimarrà scolpita per anni nella mente di Abbiategrasso e degli abbiatensi. Travolgente, baciata dal sole, avvolgente, una festa nella festa concelebrata da migliaia di persone.

E- tocca ricordarlo- da decine e decine di volontari che hanno vigilato, aiutato, collaborato e sostenuto l’arrivo in città del Giro d’Italia, che segna a nostro avviso il momento più alto toccato da Abbiategrasso negli ultimi anni, pertanto anche dell’Amministrazione di Cesare Nai, in carica da neppure 1 anno.

Un successo eclatante, ne parlavamo ieri col consigliere comunale Michele Pusterla, ottenuto a nostro avviso nel segno della sussidiarietà.

“La sussidiarietà orizzontale si svolge nell’ambito del rapporto tra autorità e libertà e si basa sul presupposto secondo cui alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale provvedono direttamente i privati cittadini (sia come singoli, sia come associati) e i pubblici poteri intervengono in funzione ‘sussidiaria’, di programmazione, di coordinamento ed eventualmente di gestione”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Niente di più vero. Quando la notizia del via alla tappa divenne ufficiale, più di cinque mesi fa, il primo mattone del successo fu la creazione del Comitato Tappa, retto esemplarmente da Marco Rognoni, Paolo Oldani e Andrea Ruboni. Mettere chi sa fare nelle condizioni di poter fare: passione, dedizione e competenza sono state, da dicembre ad oggi, le doti che hanno consentito di cooordinare al meglio eventi, collaborazioni, la moltitudine di serate preparatorie indette tra il castello visconteo e le vie della città. Ma anche oltre i confini, come nel caso della bellissima mostra allestita a Robecco grazie ad Andrea Noè e alla passione (nome della stessa…) degli amanti robecchesi delle due ruote, facendo di Abbiategrasso un potente catalizzatore.

Hanno risposto PRESENTE, dando uno straordinario esempio di compattezza e coralità, i commercianti ed il tessuto economico: una riprova, l’ennesima, che la Confcommercio di Tiziana Losa e Brunella Agnelli sta assolvendo il suo compito in maniera egregia, mettendo al servizio della comunità non solo la necessaria forza economica, ma dimostrando una volta di più che la vitalità del commercio ha un effetto moltiplicatore e benefico sulla città tutta.

E bravissimi sono stati anche i media, i giornalisti (per una volta..), gli influencer alla Max Ilardi e  tutto lo staff di AbbiategrassOnline.

Ed è stato molto saggio il sindaco Cesare Nai, ben supportato da Beatrice Poggi, a svolgere un puntuale ma anche discreto ruolo di coordinamento, mettendo le strutture del Comune- a partire dall’impegnativo lavoro della Polizia Locale- a totale e completa disposizione della causa.

Hanno gioito bar e ristoranti, che hanno fatto l’esaurito sabato sera, mercoledì sera e letteralmente spopolato ieri.

Bella anche da un punto di vista coreografico e d’immagine la cosiddetta ‘isola dello street food’ a fianco del Castello, ideale complemento alle decine di punti d’attrazione sparsi per le piazze e le strade.

Abbiategrasso ha insomma vinto su tutta la linea, meritandosi un 10 e lode che per una volta- lo dice un NON abbiatense che ammira moltissimo la città del Leone- ha smesso i panni del disincanto critico e lamentoso, confermando la sua innata natura di città del fare, del produrre, del mettersi insieme. Una vocazione splendidamente ritrovata. A beneficio di tutti, e di cui tutti hanno beneficiato. Una tensione da tesorizzare e da NON disperdere, perché Giro o non Giro si tratta di un patrimonio dall’immensa ricchezza. Una tensione da far durare, da adesso e per molto tempo ancora, perché tutto questo patrimonio non si disperda nell’effimero del momentaneo che si spegne pian piano.

Viva Abbiategrasso (viva).

Fabrizio Provera

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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