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Giovani in fuga dai social. Che fare, adesso? Di Matteo Spigolon

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

“Fuga dai social: nell’anno del lockdown un giovane su quattro (fino a maggio) ha cancellato l’account.”

Questo è il titolo di un articolo recentemente uscito sul Corriere della Sera.
Facebook e instagram sono i più colpiti dagli abbandoni, viene specificato.
Personalmente, ho iniziato a contribuire anch’io a questo trend, seppur in maniera non immediatamente drastica.
Il mio profilo Facebook, infatti, non c’è più.
Rimangono il gruppo e la pagina, per ora.
Ho già tolto tutte le app dal mio smartphone da qualche mese per evitare inutili perdite di tempo che mi facevano sprecare dalle due alle tre ore al giorno.
Niente più feed da scorrere su Facebook, niente più overdose da foto e video su Instagram.
A TikTok non ho mai ceduto, potrei ricredermi solo se trovassi il modo di essere veramente utile in mezzo a stupidi balletti e versacci.
Se poi vogliamo parlare di media tradizionali, non guardo più i Tg e i talk show da tempo.
Ho staccato l’antenna dalla (smart) tv, che rimane collegata solamente a internet per Amazon Prime, Netflix e simili.
Come già sai, non guardo le serie tv e i film per piacere, ma per studiare e imparare.
Inoltre, per informarmi ho selezionato pochissime fonti locali e straniere, il più possibile imparziali (ho detto “il più possibile”), che consulto una o max due volte al giorno, privilegiando le newsletter alla visita diretta dei siti.
Ho scelto di essere sano mentalmente, puoi darmi torto?
Come vedi, il mio approccio alla creazione dei contenuti e il modo in cui mi informo stanno gradualmente cambiando.
Non ho mai seguito le mode e ho sempre agito basandomi sul concetto di utilità.
“Ma sei matto, come farai senza i social media?”
Premesso che non sono ancora del tutto fuori (ci arriverò prima o poi), pur avendo drasticamente ridotto l’utilizzo dei perditempo-media, ma questa è una domanda-affermazione tipica di chi ha affidato la propria vita personale e professionale ai social.
Questi pazzi hanno attivato il pulsante di autodistruzione personale e professionale.
Mio consiglio: prendi le precauzioni necessarie adesso e non farti trovare impreparato/a.
Inizia ora a renderti indipendente e non farti abbindolare da falsi profeti social(mente) (in)utili.
Matteo Spigolon

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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