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Giovani Democratici dell’Est Ticino: “Lo stage non è un lavoro, nemmeno ad Abbiategrasso”

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO EST TICINO – Finalmente la politica locale parla, anche, di giovani. Nella seduta del 19 aprile del Consiglio Comunale di Abbiategrasso, i giovani hanno avuto modo di sorridere: è stata approvata all’unanimità una mozione che riprende sul locale la proposta di riforma dell’entrata nel mondo del lavoro elaborata e promossa dai Giovani Democratici Milano e dall’associazione Lo Stagista Frustrato.

La tragedia della pandemia rende necessari dei cambiamenti non più differibili: gli Under30 italiani non possono continuare a vivere nella precarietà. Oggi più che mai è necessario avere sicurezze per il futuro. Ed è tempo che l’Italia smetta di perdere giovani, che pure ha istruito e cresciuto, a causa di un mercato del lavoro iniquo e permeabile a pratiche scorrette e di precarietà.

Per questo motivo, non smetteremo di portare questa tematica ad ogni livello istituzionale possibile, di confrontarci con le associazioni e di dar voce alla nostra generazione.

Come GD Est Ticino siamo molto contenti del sostegno del PD abbiatense e dell’apertura dell’amministrazione: questo dimostra, ancora una volta, quanto questa proposta sia trasversale e giusta. Ricordiamo che la proposta di riforma, a cui la mozione si è ispirata, ha ricevuto apprezzamenti da molti partiti, associazioni di categoria, sindacati, oltre 40.000 firme ad una petizione su change.org (bit.ly//firmaorastage) e si è tradotta in una Proposta di Legge depositata grazie alla Deputata Chiara Gribaudo.

Alla luce del voto ad Abbiategrasso e della rilevanza a livello nazionale non indifferente, rimaniamo ancora più stupiti dell’opposizione della destra magentina: grazie al supporto del PD Magenta, nel Consiglio Comunale del 22 marzo era stata presentata la stessa mozione, purtroppo, respinta. Tralasciando la stucchevolezza di alcune motivazioni al voto contrario, speriamo che la maggioranza della Sindaca Calati riveda la propria posizione e si impegni a sostenere iniziative future nostre e del PD di Magenta su un tema delicato e urgente.

 

Il nostro commento. La differenza tra chi ha fatto la gavetta e chi invece….

“A corollario del comunicato stampa ricevuto in redazione dai Giovani Democratici dell’est Ticino, modestamente, a nostro avviso, anche in questi esiti, totalmente antitetici, rispetto alla mozione in oggetto, emerge chiaramente la diversa cifra politica e culturale del Sindaco di Bià Cesare Nai, rispetto a quello di Magenta Chiara Calati. La differenza tra chi la politica l’ha conosciuta e l’ha appresa anche e soprattutto presiedendo un organismo come la Fondazione Per Leggere, dove spesso serve fare opera di sintesi tra sensibilità differenti, anche sul piano culturale, che sono espressione di oltre cinquanta amministrazioni locali del Sud Ovest Milano.

CESARE NAI

Questa per Nai è stata una palestra importantissima, che lo stesso Primo cittadino della Città del Leone, non smette mai di ricordare. Purtroppo chi ha scelto Chiara Calati, non ha fatto i conti col fatto che quest’ultima è una novizia della politica, di fatto, non ha mai fatto nemmeno l’apprendistato, se non partendo dal ruolo di ‘apicale’ cioè da quello di Sindaco. Il tema della precarietà del lavoro per i giovani, non è un tema di parte, bensì un argomento sul quale lo scambio di esperienze diventa momento di reciproca crescita. Peccato che la Calati non l’abbia capito. E’ un pessimo messaggio. Ma è anche la conferma che Abbiategrasso ha un Sindaco che comunque ha fatto la gavetta, anche in Consiglio comunale, mentre Magenta no. Un Sindaco che sa mediare quando è il caso di farlo, e che è in grado di esprimere quella ‘forza tranquilla’ che spesso è molto meglio del dire no mostrando i muscoli e basta.

F.V.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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