Giornata dell’Unità Nazionale e festa delle Forze Armate. Il discorso del Sindaco di Vittuone

La commemorazione si è tenuta presso il cimitero, con la benedizione della corona di alloro e la deposizione in omaggio al Sacrario dei Caduti. Dopodiché gli intervenuti si sono riuniti in corteo, accompagnati dal Corpo musicale "Giuseppe Verdi", per raggiungere la chiesa.

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Tutti gli anni ci troviamo in questo viale, con le croci che ci ricordano i nomi dei nostri concittadini caduti nella Prima Guerra Mondiale. Allora, nel 1917, partirono i giovani che passarono alla storia con il nome di ‘Ragazzi del ’99’.

Furono sommariamente addestrati e quasi subito impegnati al fronte, dopo la disfatta di Caporetto; l’ultima leva richiamata alle armi per la Prima Guerra Mondiale. Furono circa 265.000 e in un solo anno di combattimento ne caddero oltre 81.000, per non contare i 79.000 rimasti feriti”. Così ha detto questa mattina il Sindaco Laura Bonfadini, nel suo discorso alla commemorazione in ricordo dei caduti di tutte le guerre in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

La commemorazione si è tenuta presso il cimitero, con la benedizione della corona di alloro e la deposizione in omaggio al Sacrario dei Caduti. Dopodiché gli intervenuti si sono riuniti in corteo, accompagnati dal Corpo musicale “Giuseppe Verdi”, per raggiungere la chiesa parrocchiale dove è stata celebrata la Messa in ricordo dei caduti in guerra.

“Il ritrovarsi oggi insieme, così come sta avvenendo in tutto il territorio nazionale, per rendere omaggio ai caduti del 1915-1918 ed alle Forze Armate, è un atto doveroso” ha detto ancora Laura Bonfadini, che non ha però voluto dimenticare gli aspetti tragici, sofferti e dolorosi di quella guerra che pure si concluse con la vittoria.

Così come non ha voluto trascurare il ruolo delle donne.

“Ben 192 donne vennero decorate al Valor Militare per azioni eroiche compiute nel corso di quel conflitto mondiale – ha detto ancora il Sindaco -. E a Paluzza (in provincia di Udine) la Caserma degli Alpini, unica struttura militare in Italia a portare il nome di una donna, è intitolata a Maria Plozner Mentil, di 32 anni: madre di quattro bambini e con il marito combattente su un altro fronte, fu uccisa nel febbraio 1916 durante una delle sue ascese verso la prima linea”. Maria Plozner Mentil era una delle famose “portatrici carniche”, che collaboravano al trasporto dei rifornimenti dalle retrovie alla prima linea, a rischio della loro stessa vita.

Ma non si può dimenticare, oltre al ruolo delle crocerossine e delle dottoresse sul fronte di guerra, ha aggiunto Laura Bonfadini, il fatto che “le donne seppero efficacemente colmare, sul piano sociale e lavorativo, l’assenza dalle comunità locali dei tanti uomini chiamati alle armi”. E lavorarono dunque in centinaia di migliaia nell’industria bellica, nella confezione del vestiario militare, in aziende di tutti i settori, oltre che nei campi.

Il Sindaco ha inoltre voluto ringraziare “i nostri militari attualmente impegnati nel garantire la pace e sicurezza in tante zone del mondo. Lo fanno con professionalità e competenza, perché loro conoscono bene il valore ed il significato della pace. Anche la loro storia è purtroppo costellata di caduti o feriti nelle lontane missioni estere nel compimento del loro dovere”.

“A loro è anche affidata la nostra sicurezza – ha continuato il Sindaco, e sono altresì una preziosa presenza nelle frequenti calamità climatiche nel nostro Paese, che ormai seminano ripetutamente devastazione e dolore”. E a proposito di queste calamità Laura Bonfadini ha ricordato quanto sta succedendo in questi giorni in Toscana, e quanto, evidentemente molto meno catastrofico, è successo quest’estate anche a Vittuone, estendendo il ringraziamento alla Protezione Civile di Vittuone che in quelle circostanze è intervenuta in modo tempestivo ed efficiente.

Il Sindaco ha concluso il suo discorso con “Viva la Pace! Viva l’Italia! Viva le Forze Armate!”.

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