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Dall'archivio:

Gelli & Razzano sono i “gemelli diversi” di Magenta? Per la Nuova Italia sì…..

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Abbiamo visto su Ticino Notizie l’intervista a Paolo Razzano e con grande sincerità le sue dichiarazioni su La Nuova Italia, non ci sorprendono affatto, benché ci addolorino come tutte le dichiarazioni fondate sul pregiudizio e sulla superficialità di analisi.

 

Razzano così come Gelli è “preoccupato” per la nascita de La Nuova Italia. Entrambi accusano infatti La Nuova Italia di essere un partito “confessionale”.

Entrambi ammettono, di non sapere nulla del nostro statuto, del nostro codice etico e del nostro programma, ma purtuttavia ci condannano.

Razzano e Gelli sembrano due gemelli separati alla nascita, sempre più simili. Al di là delle false differenze infatti entrambi militano nel partito del pregiudizio e dei giudizi sommari su La Nuova Italia.

Razzano

Siamo molto dispiaciuti di ciò perché in politica l’ignoranza è sempre la fonte della mistificazione e dell’inganno. E l’inganno di Gelli e Razzano è dei più odiosi: cambiare l’identità, il nome, la storia, il senso dei fatti e delle persone. Questo è un crimine contro la politica e contro gli elettori. E di questo dovrete rendere conto.

La Nuova Italia è un partito fatto da persone delle più svariate religioni e spiritualità. Ci sono anche gli atei, e chiunque è benvenuto. Noi ci battiamo per un programma di diritti civili a favore di tutti, iniziando da chi è minoranza, da chi è solo, da chi è ignorato.

Razzano e Gelli, i gemelli diversi della politica magentina, ci chiamano partito confessionale e non sanno nulla di noi.

La nostra confessione è la Costituzione, il nostro programma sono i diritti fondamentali dell’uomo, i nostri elettori saranno tutti coloro i quali vorranno delle amministrazioni locali coraggiose di applicare la Costituzione, di occuparsi degli ultimi, preoccupate di salvare chi è solo ed è stato abbandonato.

Il PD governa da anni l’Italia e non è stato capace di fare una legge sullo ius soli. E da anni governa centinaia di comuni del nord Italia e non è stato capace, per vigliaccheria politica, di riconoscere il diritto di culto a tutte, lo ripetiamo tutte, le minoranze religiose presenti in Italia.

Le amministrazioni locali se vogliono possono cambiare il volto di questo Paese, servono però uomini liberi e programmi coraggiosi. Il contrario insomma dei Razzano e dei Gelli.  La solidarietà, i diritti umani, i principi della Costituzione si applicano a partire dal livello più basso, nei singoli comuni, e riguarda tutti i luoghi della società civile.

La Nuova Italia crede in questo programma che è né confessionale né islamico ma è democratico, è riformista, è costituzionale.

 

Lasciamo Razzano e Gelli ai loro pregiudizi. La maschera è caduta e sappiamo da che parte stanno loro, il potere fine a sé stesso, il potere inutile, mentre i magentini sanno dove stiamo noi: stiamo con i diritti, contro i pregiudizi, per il progresso e per la giustizia sociale”.

Il Direttivo di LA NUOVA ITALIA

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