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Gelli (LN): “Deciderò entro fine mese, ma intanto gli altri partiti del Cdx si chiariscano le idee…”

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Intervista al capogruppo del Carroccio magentino: “Promettiamo quattro cose fatte bene ai cittadini, andare oltre significherebbe raccontare balle ai Magentini”

MAGENTA – “Giudico positivamente il fatto che il CoorGelli-Simone-1dinatore cittadino di Forza Italia Enrico Sammartino abbia annunciato entro la fine del mese una assemblea degli iscritti così da definire lista ed eventuale candidato sindaco. Io farò altrettanto, per quel che riguarda le mie scelte di vita personale che vengono prima di quelle di natura politica: entro fine gennaio deciderò se dare o meno la mia disponibilità. Poi, si avvierà il percorso di confronto che auspico si concluda non oltre febbraio”.

Simone Gelli, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, torna a parlare di elezioni amministrative dopo che il suo nome è stato al centro del dibattito politico, anche piuttosto serrato, che ha visto protagonisti i diversi esponenti locali di Forza Italia.

“Io penso che il nostro unico obiettivo debba essere quello di mandare a casa questa Giunta. Il prossimo mese come Lega Nord avvieremo la nostra “operazione verità” così da aprire gli occhi ai Magentini. In cinque anni abbiamo avuto un aumento di 6 milioni di euro di tasse, i costi dei servizi sono cresciuti, vedi quelli domiciliari per gli anziani (+20%) così come la scuola (+10%). Un’autentica vergogna. Hanno perso la battaglia sulle fasce Isee, per non parlare del treno di Expo, ormai passato, piuttosto che di questo Piano di Governo del territorio che rischia di portarci all’epoca della Giunta Labria, quando, era tutto bloccato. Senza dimenticare il tema sicurezza (“siamo alla dodicesima macchina bruciata!”) o la bomba ad orologeria della Vincenziana dove da più parti filtrano voci su malattie tra gli ospiti, tutto ciò nel completo silenzio di questa Amministrazione”.

Gelli non smette così i panni del “combattente”, tenace oppositore della Giunta Invernizzi: “Il Sindaco ha tutta la mia stima sotto il profilo umano e personale, però, politicamente questa è una delle peggiori giunte che abbia mai governato Magenta nel dopoguerra. Ci si continua a nascondere dietro alla questione dei soldi che mancherebbero, epperò, i 30 mila euro per un capo segreteria in questo periodo sono magicamente saltati fuori”.

Ma al netto della opposizione Gelli capisce che per vincere le elezioni serve altro a questo centrodestra: “Occorre un programma credibile, costruito su 4 punti forti. Fare altre promesse ai cittadini non servirebbe. Vorrebbe dire prenderli per i fondelli”. 

E le quattro idee che il leghista mette sul tavolo sono: “Le tasse da rimodulare abbassando la pressione fiscale, la sicurezza, il commercio e le attività produttive da rilanciare, il welfare coi diversi mondi pulsanti di questa Magenta da valorizzare”. 

Attorno a questa piattaforma programmatica per Gelli si dovrebbero costruire squadra e candidato sindaco. Detto questo il tempo passa inesorabilmente e ci si chiede come mai il centrodestra arrivi sempre lungo all’appuntamento. “Senz’altro da settembre ad oggi si è perso un po’ di tempo. Ci sono delle situazioni interne ai partiti che vanno chiarite. Noi come Lega Nord siamo pronti, occorre, tuttavia, che ciascuna forza politica faccia chiarezza e definisca gli interlocutori da mettere attorno al tavolo, così da arrivare ad una sintesi”. Il capogruppo del Carroccio apre ancora alla società civile: “Vedo che abbiamo diversi ‘leoni da tastiera’. Chiedo a queste persone di mettersi in gioco, di non criticare e basta. Bensì di partecipare alle nostre riunioni e di portare il loro contributo”.

Quanto alle primarie Gelli dice: “Due anni fa fui il primo a sostenere la bontà di questa proposta. Ma le primarie dovrebbero essere una cosa serie, con regole del gioco chiare e decise per tempo. Un discorso primarie adesso rischierebbe di essere controproducente o, comunque, di non creare quella giusta competizione tra candidati. Se dobbiamo ripetere le ‘falsarie’ del 2012, quando, tutti sapevano che avrebbe vinto Marco Invernizzi contro Carlo Acri, allora, meglio evitare”. 

Ma resta il fatto che questo benedetto candidato da qualche parte dovrà pur scaturire: “Sono convinto che la quadratura sia possibile. Se Forza Italia darà effettivamente corso agli impegni annunciati da Sammartino, così come se Magenta Popolare con Luca Del Gobbo faranno la differenza grazie ad una figura come il nostro ex Sindaco (a proposito Gelli non esclude a priori un clamoroso ritorno di Luca del Gobbo …), potremmo fare un bel risultato. Quanto a Fratelli d’Italia anche a livello nazionale, c’è piena sintonia, quindi, non vedo problemi di sorta”. 

In altre parole, il tempo massimo ora è stato spostato a fine febbraio. “Penso davvero che se tutti remiamo nella stessa direzione, le tessere del mosaico potranno andare in fretta al loro posto. D’altronde, noi lavoriamo per una reale proposta di governo. Perché un conto è vincere le elezioni, un altro è poi saper amministrare in modo efficace, cosa che questa Giunta non ha saputo fare, del resto, della grande coalizione iniziale che sosteneva il sindaco Marco Invernizzi, è rimasto solo il Partito Democratico…”.

Fabrizio Valenti 

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