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Dall'archivio:

Gelli esalta lo ‘Zar Putin’ e Razzano lo pizzica

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MAGENTA – “Dal proprio profilo Facebook il vicesindaco di Magenta Simone Gelli si congratula con il presidente russo Putin, rieletto ieri con il 76% dei voti. Ma lo sa, il vicesindaco, che quelle di ieri in Russia sono state le
ennesime elezioni farsa? Che ai principali oppositori di Putin non è stato nemmeno concesso di candidarsi? Che i brogli a favore del presidente sono diventati ormai una prassi generalizzata? Io spero che il vicesindaco sia solo molto male informato. Perché se, invece, è al corrente di queste cose, mi sembra grave e preoccupante
che un rappresentante delle istituzioni democratiche inneggi a chi la democrazia la disprezza e la strumentalizza”.

Così Paolo Razzano, esponente di spicco dei ‘dem’ magentini e segretario reggente della segreteria metropolitana del PD, a proposito di quanto pubblicato sul proprio profilo FB dal vice sindaco Simone Gelli.  Il post ‘incriminato’ e che Razzano ha prontamente ripreso è quello che pubblichiamo qui di sotto, obiettivamente, dai contenuti molto chiari. Così come è chiaro l’atteggiamento da sempre filorusso del Carroccio, ‘a cascata’ dai suoi leader nazionali (vedasi Matteo Salvini o  Giancarlo Giorgetti) fino alla base militante.  Dunque, almeno restando in casa Lega, nulla di nuovo sotto il sole.

A giudizio di scrive, in effetti,  vale sempre la famosa frase pronunciata da  Winston Churchill –  “È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora” –  a riguardo il dubbio che quella esercitata da Putin rientri nelle ‘altre forme’ indicate da Churchill, onestamente è lecito…

F.V.

 

 

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