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Gdf e Dia, sequestro da 1.8 milioni di euro a uomo del ‘Tebano’ Epaminonda: anche a Vigevano e Gambolò

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 VIGEVANO  La Guardia di Finanza di Pavia ed il Centro Operativo di Milano della Direzione Investigativa Antimafia, sin dalle prime ore di questa mattina, stanno dando esecuzione a due distinte misure di prevenzione patrimoniali nei confronti di noti criminali dell’Oltrepo’ Pavese e della Lomellina per un totale di circa 1,8 milioni di euro.
I militari hanno confiscato due immobili per complessivi 600.000 euro nei confronti di una storica figura di spicco della criminalita’ lombarda, coinvolto nei processi contro la malavita milanese assieme ad Angelo Epaminonda, detto il Tebano, criminale e collaboratore di giustizia attivo negli anni Settanta e Ottanta. A suo carico ci sono ben 25 condanne definitive per minaccia e porto abusivo di armi, furto, sfruttamento della prostituzione, traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione.
Francis Turatello e Renatino Vallanzasca, in carcere durante il matrimonio di Vallanzasca, il cui testimone di nozze fu proprio Turatello
Angelo Epaminonda, morto nel 2016
La Guardia di Finanza aveva sequestrato, nel giugno 2019, i predetti immobili in applicazione del Codice Antimafia, dopo aver accertato la sproporzione tra i redditi dichiarati al Fisco da parte dell’ottantenne pensionato, di origini siciliane e da anni residente nell’Oltrepo’ pavese, e quanto realmente accumulato in seguito alle attivita’ criminali perpetrate per quasi cinquant’anni.
Stante la provata pericolosita’ sociale, il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Procura della Repubblica di Pavia e disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale in seguito alla quale sono state confiscate due ville di pregio, site in Rivanazzano Terme (PV) all’interno di una vasta area verde.
Il secondo sequestro, operato ai danni di un 64enne, riguarda due ville con piscina situate nel comune di Gambolo’ (PV) e alcuni magazzini presenti a Vigevano (PV), per un controvalore di 1,2 milioni di euro. L’uomo risulta gia’ condannato in via definitiva per episodi di bancarotta fraudolenta e reati fiscali.
Grazie all’esecuzione congiunta di complessi accertamenti anche di natura bancaria e finanziaria, il Centro Operativo DIA di Milano e la Guardia di Finanza di Pavia hanno dimostrato come quei capitali illeciti siano stati reinvestiti, nello stesso periodo di commissione di alcuni di quei reati ed in condizione di assoluta sproporzione reddituale, nell’acquisto di immobili di ingente valore, in alcuni casi sottoposti anche ad imponenti lavori di ristrutturazione ed ampliamento.
All’esito complessivo delle attivita’ investigative, il Tribunale di Milano ha ritenuto il destinatario del provvedimento persona socialmente pericolosa perche’, per la sua condotta ed il tenore di vita, risulta aver vissuto, in tutto o in parte, con i proventi di attivita’ delittuose commesse dal 2006 al 2012 e per le quali e’ gia’ intervenuta sentenza definitiva di condanna – ed, in relazione all’effettiva verifica dei sufficienti indizi di reimpiego e della sproporzione tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto, ha disposto, nei suoi confronti, il sequestro di numerosi immobili e terreni.

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