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Garattini: ‘Col vaccino antinfluenzale mortalità Covid meno 15%, devono farlo le categorie a rischio’

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MILANO  La vaccinazione antinfluenzale è utile “perché aiuterà a discriminare un po’ meglio tra i sintomi dell’influenza e quelli di Covid. I sintomi sono infatti simili ed è chiaro che quanti più si vaccinano tanto meno dovremo spendere tempo per fare diagnosi differenziali e tanto meno avremo persone che vanno a finire in pronto soccorso o dai medici di famiglia perché hanno avuto qualche sintomo di raffreddamento”. Lo ha detto Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ospite di ‘Agorà Estate’ su RaiTre.
“Occorre vaccinare chi è a rischio: gli ‘over 65’, chi ha malattie e fattori di rischio di varia natura come l’insufficienza cardiaca e renale. E poi anche i giovani che trasmettono l’infezione – aggiunge Garattini – Ma abbiamo dosi di vaccino sufficienti? Siamo sempre alla solite, se non si ordinano quantità adeguate, ricordo che normalmente in Italia si vaccina meno del 20% della popolazione, non lo avremo per tutti”.
 “I dati riportati ci dicono che chi si è vaccinato contro l’influenza ha avuto il 15% in meno di mortalità da Covid rispetto a chi non si è vaccinato”, ha concluso Garattini.

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