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Gallera ‘tifa’ per Albertini e per il 2023 ‘guarda’ al Parlamento

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MILANO   “Io tifo per Gabriele Albertini come candidato sindaco di Milano, sono pronto a dargli una mano in campagna elettorale, ma intanto guardo avanti. Ho vent’anni di esperienza, spero di portarla anche a livello nazionale, magari in Parlamento. Se avrò il consenso dei cittadini e la condivisione dei partiti a cui appartengo, andrò avanti. Altrimenti farò l’avvocato, il mio mestiere”. A parlare all’Adnkronos è Giulio Gallera, consigliere di Forza Italia in Regione Lombardia ed ex assessore al Welfare.

GIULIO GALLERA

      “Il mio modo di fare politica -spiega- è sempre stato basato sull’ascolto e il confronto e penso che la politica debba avere questa forza; quella, cioè, di mettere in campo provvedimenti che abbiano la capacità di essere in sintonia con i bisogni delle persone, non pensieri teorici che allontanano la gente”. Ecco perché “sono convinto che Gabriele Albertini sarebbe il miglior candidato possibile” per guidare la città di Milano. “Da sindaco, si schermiva dicendo che faceva l’amministratore di condominio; io che ho lavorato con lui so bene quanto fosse attento a problemi come le buche, la manutenzione ordinaria, il decoro urbano, ma ha saputo anche sprigionare energie, che hanno fatto grandi i quartieri come Citylife e Porta Nuova, e costruire la Milano dell’Expo che vediamo oggi. Bisogna avere una grande capacità di immergersi in mezzo alla gente e prendere per mano i nostri concittadini”.
      Quanto al candidato dello schieramento opposto, Giuseppe Sala, “è stato sicuramente in grado di tagliare i nastri e di avere una grande rappresentanza internazionale, ma oggi abbiamo bisogno di altro”.
Sala, prosegue Gallera, “in quest’ultimo anno è rimasto chiuso nel suo palazzo, terrorizzato, senza girare e aiutare commercianti e artigiani. Io sento commercianti che devono pagare l’80% della Tari, ma sono ristoratori che non hanno prodotto rifiuti perché sono rimasti chiusi”. Ecco, “questo vuol dire non essere in sintonia con la città”.

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