GAGGIANO Sta per andare nuovamente in scena lo stesso copione del recente passato. L’apertura della nuova sede Milano Sud di Astrea, a Gaggiano in via Matteotti 58, si terrà domenica 5 settembre alle 17.
Il sodalizio, legato a Lealtà Azione, è già presente da anni nell’Abbiatense Magentino, con la sede in via Damiano Chiesa ad Abbiategrasso (rimasta attiva per molto tempo) e si occupa da tempo, soprattutto durante il periodo più duro del Covid, di sostenere le famiglie in difficoltà economica con la distribuzuone di pacchi alimentari.
La sede di Gaggiano doveva essere aperta tempo fa, poi ovviamente pandemie e ammenicoli vari lo hanno impedito.
Adesso il momento è arrivato e la caccia alle streghe dell’antifascismo militante (e non solo) è puntualmente ripresa. Dapprima la sede è stata imbrattata, poi ci sono state le consuete polemiche, infine l’Amministrazione di Gaggiano (o meglio il gruppo della maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Perfetti, Pd e centrosinistra) ha stilato un documento che pubblichiamo nel prossimo pezzo.
Nei giorni scorsi, prima dell’iniziativa di cui sopra, aderenti e iscritti all’associazione Culturale Lealtà Azione e di Astrea Milano Sud hanno scritto una lettera a sindaco e giunta per invitarli all’inaugurazione, precisando quali sono i perimetri di attività del gruppo e le attività abitualmente svolte. Che poco, anzi nulla, hanno a che fare con le consuete e farneticanti accuse di neonazismo.
Ma tant’è, come detto il copione è logoro, stantio, e invece di lanciare toni apodittici basterebbe chiederesi che cos’ha fatto Astrea ad Abbiategrasso, che è città confinante con Gaggiano, per rendersi conto di come una certa sinistra sia ancora ostaggio di fantasmi del passato, pur avendo avuto e avendo tuttora rifondatori del comunismo, nostalgici dei regimi sovietici (più o meno dichiarati) e il sostegno della sinistra radicale e dei centri sociali. Quei centri sociali che da anni mettono a ferro e fuoco le città, combinano danni inenerabbili, mentre i militanri di Astrea ed LA, nelle loro centinaia di manifestazioni, non hanno mai calpescato neppure un’aiuola.
Ma a distanza di 75 anni dalla fine della guerra, in Italia le vestali dell’antifascismo hanno perenne diritto di cittadinanza (qualcuno pure il reddito..), mentre ogni volta che si alzano i toni si fa un grande spreco di buon senso e di senso della misura.
Ma tant’è. Orfani, rimasugli, nostalgici (loro sì…) del comunismo, dalle nostre parti, sono visti come dei romanticoni. Anche come, in casi come questi, prendono altro che dei granchi. Bensì autentiche baleniere.
Ecco il testo integrale della lettera inviata a sindaco e giunta di Gaggiano da Lealtà Azione ed Astrea.