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Dall'archivio:

Gabriele Bollasina: «È possibile ripartire». Lettera aperta all’inizio di un nuovo anno scolastico dalle scuole Giacobbe/Fornaroli alle altre scuole del territorio

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Gentilissimi signori Dirigenti, Responsabili e Gestori, all’inizio di questo anno scolastico mi permetto di inviarvi un saluto ed un augurio, sentendo le nostre scuole particolarmente accomunate dalla stessa vicenda.

Penso che non si sia mai visto iniziare un anno scolastico così. Alla magia del primo giorno di scuola oggi in molti si è sostituita la paura.

Alle tante speranze che accompagnano un bambino che entra a scuola per la prima volta: “speriamo si trovi bene”, “speriamo che trovi una brava maestra”, “speriamo che faccia amicizia”, oggi sembra che l’unica speranza sia “speriamo che non si ammali”. E questi pensieri non sono solo nel cuore dei genitori, ma un po’ poco, un po’ tanto, forse anche nel nostro cuore.

È un timore comprensibile, umano, quello di prendere il virus; qui, nel nostro posto di lavoro; nelle nostre classi, che sono un po’ una seconda casa; dai bimbi e dai ragazzi, i nostri bimbi e i nostri ragazzi. Ciascuno sta vivendo questa situazione rispetto alla propria esperienza, alla propria sensibilità, alla propria fragilità. Rispetto al fatto di aver vissuto da vicino la malattia o il lutto.

Può servire sapere che in nessun caso di riapertura delle scuole in Europa, o nei centri estivi in Italia, sono stati rilevati focolai o aumenti dei contagi?

Che bambini e ragazzi raramente sono aggrediti dal Covid-19 e quando succede non si ammalano nelle forme drammatiche degli adulti? Pensiamo sia più bello raccontarvi la nostra esperienza.

Le nostre scuole hanno riaperto a giugno. Non è stato semplice. Il progetto è stato approvato e abbiamo riaperto nel rispetto delle strette disposizioni sanitarie. L’abbiamo fatto, è andato tutto bene. È stato arricchente per i bambini ed utile per le famiglie.

Ma soprattutto è stata una grande esperienza per il personale della scuola.

 

Molte di loro, maestre e ausiliarie, avevano iniziato tese, trepidanti. Poi giorno dopo giorno la presenza dei bimbi ha cambiato qualcosa. Abbiamo sperimentato che era possibile tornare a fare il nostro lavoro. Con tutti i limiti imposti, ma si poteva fare. La professionalità e la passione hanno prevalso. E con esse la serenità. Questa esperienza ora si ripete per tutte le scuole. Noi vi testimoniamo: è possibile!

Stando alle ordinanze e ai media l’unica attenzione sembra essere al virus, al contagio, alla patologia, alla sicurezza. Sono aspetti importanti, ma da soli non bastano perché la scuola, per noi, è primariamente un’esperienza che fa crescere i bambini ed i ragazzi che ci sono affidati.

A che sarà servito il nostro lavoro, se alla fine dell’anno un bimbo è rimasto sano dal covid, ma non è cresciuto? Tutta la nostra professionalità, tutta la nostra passione quest’anno sarà messa alla prova perché possiamo creare un ambiente che sia bello, di esperienza, di crescita per bimbi e ragazzi.

Dobbiamo sostenere il coraggio di fare scuola, non la paura!

Questo è l’augurio che vorrei giungesse a voi da parte del nostro ente, da estendere a tutte le persone che lavorano nelle nostre scuole.

Buona ripartenza, buon lavoro, viva la scuola!

                                                                                       Gabriele Bollasina

                                                                        Scuole Materne di Magenta, presidente

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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