Ieri mattina alcuni militari avrebbero tentato di prendere il potere nell’ex colonia francese, ma dopo poche ore sarebbero stati arrestati.
“La situazione –ha dichiarato Guy-Bertrand Mapangou, portavoce del governo- è nuovamente sotto controllo e le frontiere del Paese restano aperte. Tutto è tranquillo. I gendarmi, che normalmente pattugliano la zona, hanno ripreso il controllo dell’intera area intorno al quartier generale della radio e della televisione, per cui tutto è tornato normale”.
Il gruppo di militari era composto da 5 persone, tutte arrestate, tranne una che è riuscita a fuggire. A capo dei 5, Ondo Obiang Kelly, ufficiale della guardia repubblicana presidente di un sedicente movimento patriottico della Repubblica Gabonese. “Non possiamo abbandonare la patria –ha parlando dalla radio del Gabon, a Libreville, la capitale- le istituzioni sono illegittime e illegali. Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato, l’esercito ha deciso di stare a fianco al popolo per salvare il Gabon dal caos. Se state mangiando, fermatevi, se state bevendo, fermatevi. Alzatevi e prendete il controllo della strada. Tutti gli ufficiali e sottufficiali devono procurarsi armi e munizioni e prendere il controllo dei punti strategici, come edifici pubblici e aeroporti”.
Il blitz dei militari è stato possibile grazie all’assenza del presidente del Gabon, Ali Bongo, per motivi di salute. Dallo scorso dicembre è, infatti, ricoverato in Marocco. La famiglia Bongo è al potere da 50 anni. Dopo l’indipendenza dalla Francia, nel 1960, nel 1967 il padre di Ali, Omar, ha preso il potere e lo ha mantenuto fino al 2009, anno della morte e quindi dell’elezione del figlio. Comunque il Gabon è una delle nazione più stabili e ricche dell’Africa, grazie a petrolio, gas naturale, carbone, uranio e legname.
Marco Crestani