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Dall'archivio:

‘+++Funivia del Mottarone, tutti scarcerati. Il Gip sconfessa la Procura. Occhio, come sempre, al giustizialismo

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VERBANIA  Tutti fuori: Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore tecnico rimessi in liberta’ con l’annullamento della misura cautelare e Gabriele Tadini che esce dal carcere e va agli arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Verbania, Donatella Banci Bonamici, ha ribaltato le decisioni che erano state assunte dalla Procura della Repubblica ed ha di fatto accolto tutte le richieste dei legali dei tre fermati.

Le giornata di ieri al carcere di Verbania era cominciata alle 9, con gli interrogatori di garanzia. Il primo ad essere sentito e’ stato Tadini, che ha confermato le dichiarazioni gia’ rilasciate in sede di interrogatorio la notte del fermo, ammettendo di avere utilizzato i cosiddetti ‘forchettoni’. “E’ distrutto – ha detto al termine dell’interrogatorio il suo legale Marcello Perillo – sono quattro giorni che non mangia e non dorme, il peso di questa cosa lo portera’ per tutta la vita”. Per l’avvocato Perillo “il problema del cattivo funzionamento dei freni”, ragione per cui Tadini ha utilizzato il cosiddetto ‘forchettone’, “non e’ in alcun modo collegabile al problema della rottura della fune trainante”.
 “Se avessi saputo” che erano stati messi i forchettoni “non avrei avallato la scelta, lavoro negli impianti a fune da 21 anni e so che quella e’ una cosa da non fare”. Lo ha detto il direttore di esercizio della funivia del Mottarone, Enrico Perocchio, dopo aver lasciato il carcere di Verbania nella notte. Dopo essere stato avvisato dell’incidente, aggiunge Perocchio, “sono partito immediatamente da casa per recarmi sul luogo dell’incidente, nella speranza che si trattasse di un accavallamento e non di una caduta”.

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