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Funghi, già 58 intossicazioni nel 2019. La Regione: ‘Controllare è importante’

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO – “Il controllo tempestivo e accurato dei funghi raccolti puo’ salvare la vita ed evitare danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso centrale. Gli ispettorati micologici delle ATS rilasciano certificazioni di commestibilita’ gratuitamente”.

E’ questo l’appello lanciato dall’assessore regionale al Welfare,
Giulio Gallera, a seguito delle gravi intossicazioni registrate in questi giorni che hanno colpito cittadini lombardi.

“Quest’anno abbiamo gia’ registrato in Lombardia 58 intossicazioni – spiega Gallera – nel 2018 ben 106. Nei casi di raccolta ‘fai da te’ prima di assaporare uno dei piaceri della tavola in assoluta sicurezza, e’ opportuno non improvvisarsi esperti o basarsi su metodi empirici privi di fondamento scientifico, ma rivolgersi a professionisti preparati che eseguono rapidamente esami e controlli adeguati”.

Le intossicazioni da funghi possono essere di svariata natura, a
seconda della tipologia consumata, con quadri clinici molto
variabili, dalla semplice indigestione a danni gravissimi e
addirittura alla morte della persona. I primi sintomi possono
comparire anche diversi giorni dopo il consumo.
Sono altresi’ frequenti casi in cui i funghi, definiti
commestibili, provocano comunque intossicazioni poiche’ non sono
state osservate opportune cautele in fase di preparazione e di
cottura.

“L’unico modo per stabilire la commestibilita’ di un fungo –
aggiunge Gallera – e’ quello di determinarne la specie, e solo un
esperto micologo e’ in grado di riconoscerla con assoluta
certezza, basandosi sulle proprie conoscenze scientifiche e
morfo-botaniche”.
Nelle ATS, un pool di esperti effettua il controllo gratuito dei
funghi freschi spontanei raccolti da privati cittadini e
destinati al consumo in proprio, rilasciando al termine della
visita un certificato ufficiale ove sono indicati i nomi
scientifici delle specie identificate, se ne attesta la
commestibilita’ e vengono fornite le indicazioni per il consumo
in sicurezza.

“I funghi – osserva inoltre Gallera – devono essere portati
all’Ispettorato micologico nel piu’ breve tempo possibile dalla
raccolta e devono essere interi, sommariamente puliti dal
terriccio e posti in contenitori rigidi e forati. E’ importante
che venga sottoposto alla visita l’intero quantitativo
raccolto”.
I funghi giudicati non commestibili o addirittura velenosi
saranno immediatamente confiscati per la distruzione.

Gli Ispettorati micologici si occupano anche di controllo e
certificazione dei funghi spontanei freschi destinati alla
vendita presso mercati ortofrutticoli, esercizi di vendita e di
ristorazione, di interventi di vigilanza ispettiva sulla
coltivazione, importazione, produzione, lavorazione,
confezionamento, commercializzazione, vendita e somministrazione
dei funghi freschi, secchi e conservati e svolgono interventi
formativi e informativi diretti alla popolazione e agli
operatori del settore ortofrutticolo e della ristorazione e
svolgono interventi in occasione di eventuali intossicazioni
derivanti dal consumo di funghi posti in vendita presso privati
o pubblici esercizi.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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