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Dall'archivio:

Fratus respinge le accuse: “Non erano nomine pubbliche”

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BUSTO ARSIZIO VA –  “Non erano nomine pubbliche”. Gianbattista Fratus, l`ex sindaco di Legnano, comune dell`Alto Milanese, agli arresti domiciliari da giovedì scorso, si sarebbe difeso così davanti al gip di Busto Arsizio Piera Bossi che oggi lo ha ascoltato per l`interrogatorio di garanzia.Il politico della Lega è accusato di aver pilotato due procedure pubbliche per la nomina di un dirigente comunale e del direttore generale della muncipalizzata Amga.

Oltre alla turbata libertà nella scelta del contraente, il pm di Busto, Nadia Calcaterra, gli contesta anche il reato di corruzione elettorale per la nomina, in una partecipata comunale, della figlia di Luciano Guidi, suo avversario alle comunali del 2017 che, dopo essere stato sconfitto al primo turno, gli avrebbe garantito un pacchetto di oltre 1000 voti al ballottaggio. Davanti al giudice che ha dato l`ok al suo arresto, Fratus ha in sostanza respinto le accuse. Assicurando che, a differenza di quanto sostenuto dalla procura, quelle non erano nomine pubbliche, e che pertanto lui aveva una certo livello di discrezionalità di scelta. Argomentazioni contenute in una memoria difensiva depositata dal suo difensore, l`avvocato Maira Cacucci, che ha anche presentato al giudice richiesta di scarcerazione.

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