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Dall'archivio:

Fratelli d’Italia: la “puntura di spillo” Lori Garagiola, “Adesso ci attendiamo un deciso cambio di passo”

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MAGENTA – “Con la conferenza di stampa di stamane, in cui abbiamo appreso il nome del nuovo assessore, si chiudono così tutte le importanti nomine di questi giorni. Il consiglio direttivo di Fratelli d’Italia Magenta rivolge gli auguri di buon lavoro al neo assessore Avv. Simone Tisi, alla nuova Presidente di ASM s.r.l. Avv. Elisabetta Lanticina e al nuovo CdA della società.
Con il completamento della giunta ci aspettiamo un deciso cambio di passo e la condivisione, insieme a tutta la coalizione di centro-destra, del programma di fine mandato che concretizzi e attui tutti gli investimenti necessari per il rilancio della nostra città”.
Chiaro il messaggio che si evidenzia nelle parole del segretario cittadino di Fratelli d’Italia Lorenzo Garagiola. In primo luogo il modo quanto meno “inelegante” rispetto al galateo istituzionale di una certa politica della Prima e Seconda Repubblica, oggi, invece le cose si vengono a sapere via social o in diretta facebook. Ovviamente, questo stando alla versione di Garagiola che però implicitamente fa capire come il proprio partito, gioco forza, oggi venga considerato ancora un po’ come il due di picche a briscola – senza offesa per nessuno – all’interno della coalizione di centrodestra malgrado i consensi crescenti. Anche se pare essere in buona compagnia, visto che ieri pomeriggio Luca Del Gobbo, leader di NOI con l’Italia, contattato da Ticino Notizie alle 16,30 non sapeva praticamente nulla rispetto al nome del nuovo Assessore di Giunta.
Parole però che fanno a pugni con quelle dichiarate poco fa in conferenza dal sindaco Chiara Calati che ha parlato di un tavolo politico in pratica convocato costantemente e dove tutti i partiti con i relativi segretari concorrono equamente al bene di Magenta e allo sviluppo del programma del centrodestra. A questo punto è lecito porsi una domanda: chi dice la verità, chi racconta palle? Perché le versioni sono evidentemente assai discordanti. 
L’altra considerazione che si palesa nelle parole di Garagiola sono l’auspicio ad un “cambio di passo e alla condivisione”. Che qui paiono più alludere ad un’esortazione rispetto ad un metodo che finora pare non essere stato esattamente questo. Chi avrà ragione? Lo vedremo. Alla fine in politica sono i numeri a vincere. Come sempre.
F.V.

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