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Francesco Lara Monno ci scrive: a proposito di me…

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L’Assessore del Comune di Ossona, al centro della ultima querelle politica, abbandona per un attimo la sua abituale riservatezza e parla di sé. Delle passioni, del suo lavoro e delle ultime vicende che l’hanno ferita sul piano personale. Nonostante questo andrà avanti e non smetterà di  ricercare il bene e il bello.

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “In questi giorni il mio nome, quello di una persona che non ha mai amato salire sul palcoscenico, è comparso spesso sui giornali, sui siti web, sui social network, ed è entrato magari anche nei discorsi di chi si trova nei caffè o in piazza.

Ecco, a questo punto esco per un attimo dalla mia riservatezza, perché sento forte il bisogno di raccontarmi, per quella che sono adesso, che sono stata da sempre e che sarò per sempre, affinché chi entri in contatto con il mio nome possa conoscere per davvero la donna che vi si trova dietro. Sin dall’infanzia e dall’adolescenza, ho sempre amato osservare, contemplare, stare in disparte, meditare e cercare la bellezza che a volte si palesa e altre si cela nel nostro quotidiano. Quella bellezza che comunica sensazioni di bontà, di semplicità, di verità e che potesse dare un senso pieno ad ogni mia giornata.

Ho scelto così di frequentare il liceo artistico e poi di intraprendere il corso di laurea in architettura, pur non avendo, in famiglia o tra i conoscenti, nessuno che svolgesse questa attività professionale, ben conscia che mi sarei trovata a partire da zero, una volta entrata in quello che si è soliti definire il mondo del lavoro.

E così è stato, con due sole differenze rispetto a quanto immaginassi. La prima, che avrei portato avanti la mia professione insieme alla stessa persona con cui sto conducendo la mia vita familiare, e la seconda, che grazie alla mia continua ricerca della bellezza, avrei potuto entrare in contatto con la storia, la cultura, l’arte e le tradizioni della mia terra. Parallelamente alla mia attività professionale di architetto, ho così cercato spesso di collaborare nell’organizzazione e nella promozione di incontri, mostre e convegni finalizzati proprio a diffondere il più possibile, soprattutto ai “non addetti ai lavori”, quella limpidezza che ho sempre ricercato e che costituisce, oggi come ieri, il fine principale del mio agire e del mio pensare. A titolo esemplificativo e non esaustivo, terrò sempre negli occhi e nel cuore le mostre che ho potuto seguire a Inveruno in collaborazione con la Fondazione Mazzotta, ma anche i più recenti momenti in cui ho potuto contribuire a diffondere la storia e l’arte della mia Magenta, nelle meravigliose passeggiate serali a titolo puramente gratuito, come è sacrosanto che sia quando si parla delle proprie passioni e del territorio che ci appartiene. Mi ritengo molto fortunata ad avere la possibilità di svolgere una professione che si accosti alle mie passioni, e di poterla esercitare proprio qui nel magentino. Tre anni fa, proprio in questo periodo, il neoeletto Sindaco di Ossona si è rivolto a me per chiedermi se me la sentissi, come tecnico esterno, di ricoprire il delicato incarico di Assessore ai lavori privati e pubblici, all’interno della sua Giunta. Mi sono sentita onorata di questa opportunità che mi è stata offerta e ho accettato, ringraziandolo sin da subito per la fiducia. Nel mio piccolo, anche in questa esperienza ho cercato ogni giorno quella stessa bellezza  e limpidezza che mi accompagna sin da bambina: ricorderò sempre le iniziative di “Ossona Aperta” dove per la prima volta sono stati raccontati al pubblico le ville, le chiese e i luoghi significativi, facendoli apprezzare e persino scoprire a chi li vive ogni giorno.

Un’ultima confidenza, prima di ritornare nella mia abituale riservatezza: in questa vita  ho incontrato anche personaggi che hanno cercato di offuscare il mio sguardo sincero verso la bellezza. Potrebbe darsi che qualcuno si sia magari illuso per un attimo di aver raggiunto il proprio perverso obiettivo. Sappia tuttavia che ha sortito l’effetto contrario, aprendomi se possibile ancora di più gli occhi e la mente in questo mio costante impegno nella ricerca autentica del bene e del bello, che conferisce un profondo significato ad ogni mia azione e anima ogni mio gesto”.

 

 

Francesca Lara Monno

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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