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Dall'archivio:

‘++Fontana: ‘Dispiaciuto, ma costretto ad agire subito’

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MILANO – “Lo so che e’ impopolare. So che la gente se la prendera’ con me. Ma se devo scegliere tra le decisioni di consenso e quelle necessarie alla salute, io scegliero’ sempre quelle per la salute”. Cosi’, intervistato dal Corriere della Sera, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, spiega l’ordinanza con cui ha messo in zona arancione rinforzata la regione, chiudendo anche le scuole. E intervistato da La Stampa, aggiunge: “Milano non deve cadere”.

   Sul Corriere spiega: “sono il primo ad essere dispiaciuto di aver dovuto prendere una decisione cosi’ improvvisa” e “comprendo benissimo che una cosa di questo genere crea disagi”. “La variante inglese – sottolinea – attacca in modo grave anche i giovani, le scuole sono potenziali ? e magari concreti ? focolai”, “dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile”.

   Su La Stampa, aggiunge che la variante inglese “in Lombardia e’ ormai oltre il 60 per cento dei casi Covid”, e rispondendo a chi chiedeva di aspettare lunedi’ replica che “in queste condizioni, anche 24 ore possono essere fondamentali”. “L’altra sera, prima di leggere la relazione dei tecnici, pensavamo di creare una cintura sanitaria attorno a Milano, ma – riflette – il verbale spingeva per un provvedimento che riguardasse tutta la regione e cosi’ abbiamo fatto”.
“Se sul mercato mondiale esiste la possibilita’ di acquistare nuovi vaccini, in questo momento si devono acquistare dove sono disponibili. Dobbiamo farci avanti.
Al momento la normativa non ci consente di acquistarli autonomamente come Regione, ma se ci fosse questa opportunita’ mi guarderei intorno. Comunque aspetto che ci pensi il governo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione “Mattino Cinque” su Canale 5.
  “Il governo deve innanzitutto cercare di trovare uno spazio. Il governo italiano, se non lo fa l’Unione Europea, deve intervenire per chiarire la situazione e per far valere i propri legittimi diritti” ha aggiunto.

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