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Dall'archivio:

Fondazione Ticino Olona rilancia la cultura del dono

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LEGNANO – Ieri sera, nella Sala delle Vetrate della Famiglia Legnanese, la Fondazione Ticino Olona ha invitato, per una cena conviviale, ospiti di varia estrazione: dai soci fondatori ai sindaci di Legnano e dei comuni del territorio, dai rappresentanti delle associazioni di volontariato al mondo dell’impresa, della Chiesa e del Palio di Legnano.

Un piacevole incontro, aperto dal presidente Salvatore Forte, che ha voluto ringraziare tutti per quanto sin qui fatto, per l’impegno comune che ha permesso il raggiungimento di importanti obiettivi. Supportato da una serie di slide con dati e statistiche, è passato a raccontare come sia stato possibile, in questi dodici anni “sostenere più di ottocento progetti, che hanno mosso dodici milioni di euro, dietro cui sta un percorso di contributi non solo economici ma anche, soprattutto, di idee che, anche grazie al nostro lavoro, hanno potuto concretizzarsi.”


Ticino Olona è una fondazione di comunità, che non si limita all’erogazione di contributi, ma lavora sulla base del meccanismo virtuoso che funge da moltiplicatore e mette in moto nuove energie: “Se noi decidiamo di finanziare un progetto, il nostro cinquanta per cento implica che anche i promotori si attivino per reperire la propria quota e, nel contempo, ci devono ritornare una parte tramite gli sponsor che debbono sostenere a loro volta l’iniziativa promossa.”
Ma, aldilà dei numeri e dei bilanci, pur sempre importantissimi, Forte ha messo in evidenza ancora una volta la filosofia che sostiene le attività della Fondazione: “La cultura del dono, di una comunità che nel dare si riscopre capace di fare. In questo cammino noi siamo ‘intermediari di filantropia’, nel supportare interventi nel sociale e nella cultura, nell’ambiente e nelle situazioni di fragilità. Per migliorare la qualità della vita del nostro territorio e delle persone che ci vivono, grazie anche alla rete di volontariato che fortunatamente è ampia e diffusa e sempre al nostro fianco.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La parola è poi passata a due testimonianze dei risultati ottenuti grazie al supporto della Fondazione.
Il Dott. Piermarco Locati è intervenuto sugli esiti più che positivi della campagna sulla conoscenza e prevenzione delle malattie vascolari portata avanti dall’Associazione Adiva-Onlus, con più di ventimila visite gratuite volte a generare una maggior cultura ed educazione sanitaria. La prof.ssa Annalisa Wagner, dirigente scolastico, e Franco Di Iesu, insegnante di tecnologia dell’Isis Bernocchi di Legnano, hanno illustrato gli effetti positivi degli interventi sul laboratorio macchine a controllo numerico, sviluppato sia dal punto di vista “virtuale” della progettazione che di quello pratico con l’installazione di macchine
e computer.
Il dott. Filippo Petrolati, responsabile del progetto “Fondazioni di comunità” di Fondazione Cariplo, ha portato i saluti del Presidente Guzzetti e il suo augurio alla Ticino Olona, “ultima nata tra le nostre fondazioni che si sono dimostrate preziose per le aree in cui lavorano, vere e proprie antenne capaci di captare le problematiche e al tempo stesso di cercare vie comuni, sinergie che possano portare alla loro soluzione, non in nome di uno sterile assistenzialismo ma pronte ad accettare la sfida che mette in gioco sia chi dona che chi riceve.”
Nelle conclusioni, Salvatore Forte, dopo aver ricordato le modalità di donazione e invitato a ritirare il folder col materiale informativo sulle iniziative in corso, ha sottolineato come “il futuro, all’inizio, è sempre un cantiere” e ha proposto due chiavi di lettura della cultura del dono e della sinergia, prendendole dalla letteratura e dal
cinema.

Con la massima di Harvey B. Mackay “Ciò che abbiamo fatto per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri dura per sempre” e con la riproposizione della scena, dal film Mary Poppins, in cui gli spazzacamini ballano sui tetti di Londra cantando “Tutti insieme!”, a dimostrazione di come, se ci crediamo, tutto può succedere!

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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