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Foibe, De Corato: i giovani siano ambasciatori di quel massacro

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Rimuovere al più presto l’onorificenza a Tito dopo i massacri commessi

LOMBARDIA L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, è intervenuto, su delega del Presidente Fontana, in aula consiliare a Palazzo Pirelli alla premiazione del concorso scolastico ‘Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli’, giunto alla tredicesima edizione.

“Trovo che il coinvolgimento e la partecipazione dei ragazzi alla commemorazione dei martiri delle foibe – ha evidenziato De Corato – sia fondamentale perché i giovani crescano nella consapevolezza che non può esistere un futuro, se si dimentica il passato. Sono passati oltre settant’anni dai massacri delle foibe, eppure solo da 15 anni è stato istituito il giorno del ricordo”.

“Finalmente – ha aggiunto – sempre a distanza di parecchi anni da quei massacri, lo scorso ottobre è stato inaugurato a Milano, in piazzale della Repubblica, un monumento dedicato ai martiri delle foibe. Per me l’inaugurazione è stata un momento importante con la quale si è concluso un percorso iniziato nel 2010, quando ricoprivo la carica di vicesindaco di Milano”.

“Il Consiglio della Regione Lombardia – ha sottolineato ancora De Corato – si è mosso concretamente in questo senso e, a seguito dell’istituzione nel 2004, con legge dello Stato, del giorno del ricordo, nel 2008, ha ritenuto di andare oltre prevedendo, con una legge regionale, la promozione ed il sostegno di attività dirette a diffondere e valorizzare ‘il patrimonio storico, culturale e politico della memoria del martirio e dell’esodo giuliano-dalmata-istriano’. È proprio grazie a questa legge che è stato possibile dar vita al concorso, ed i vincitori premiati oggi”.

“Questo progetto con le scuole – ha proseguito – ha come primo obiettivo far conoscere ai ragazzi il dramma delle foibe, che ha visto decine di migliaia di italiani assassinati e più di 350.000 esuli, obbligati a lasciare le terre di Istria, Fiume e Dalmazia”.

L’assessore regionale alla Sicurezza, inoltre, ha ricordato la storia di Norma Cossetto. “A Norma nel 2005 – ha affermato De Corato – il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la medaglia d’oro al merito civile, definendola ‘Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio’. Norma, finalmente, è stata ricordata anche in Lombardia. A questa ragazza infatti sono stati intitolati lo scorso anno i giardini in via Einstein a Milano”.

In conclusione, l’assessore De Corato ha auspicato che il debito di 4,2 miliardi di euro che lo Stato ha con gli esuli trovi una risoluzione e che venga finalmente tolta a Tito l’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana” datagli nel 1969 da Saragat. 

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