Tra il 23 ed il 26 maggio 2019 si terranno le elezione politiche, nei 27 stati membri dell’Unione Europea.
Lo spoglio avverrà, simultaneamente per tutti i 27 stati, alle ore 23 del 26 Maggio. Per la prima volta non ci sarà il Regno Unito, causa Brexit. È la nona tornata elettorale dal 1979.
Si voterà per l’elezione del Parlamento Europeo. Così come ogni 5 anni. Il Parlamento Europeo, infatti, è l’unica istituzione Ue ad esser eletta direttamente dai cittadini europei. Ha funzione legislativa e sarà composto da 705 deputati più il presidente. Partecipa all’approvazione del bilancio europeo ed elegge il presidente della Commissione Europea (organo con funzione esecutiva).
La legge elettorale è diversa da stato a stato. In comune il metodo: proporzionale con sbarramento del 5%, al massimo. In Italia si vota con il sistema proporzionale, con soglia di sbarramento al 4% e possibilità di esprimere una preferenza.
Numero di seggi che spettano ai vari stati Ue. Germania: 96. Francia: 79. Italia: 76. Spagna: 59. Polonia: 52. Romania: 33. Olanda: 29. Belgio, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Portogallo e Svezia: 21. Austria. 19. Bulgaria: 17. Danimarca, Slovacchia e Finlandia: 14. Irlanda: 13. Croazia: 12. Lituania: 11. Lettonia e Slovenia: 8. Estonia: 7. Cipro, Lussemburgo e Malta: 6.
FOCUS GERMANIA Come in ogni altro stato dell’Unione, verrà utilizzato il sistema proporzionale ma senza soglia di sbarramento. I collegi elettorali corrisponderanno agli attuali Lander.
La Cdu (il centro cristiano democratico) di Angela Merkel, è sempre il primo partito, in Germania, secondo le intenzioni di voto, in vista delle elezioni politico-amministrative europee. Prendono quota i Verdi, ormai il secondo partito del paese. A scapito dei social-democratici dell’Spd. Tracollo dell’Afd (Alternativa per la Germania), partito euro-scettico, di destra.
Annalena Baerbock è la leader dei Verdi tedeschi, passati in un anno dal 9% al 20% (Green/EFA come partito a livello europeo). Percentuali rosicchiate, probabilmente, all’Spd, che passa dal 27% al 15%. La Cdu passa dal 33% al 35% e si consolida al primo posto. Andando a rafforzare i centristi del Ppe (il Partito Popolare Europeo). I liberali dell’Fdp (Alde, il nome del partito a livello europeo) si attesterebbero all’8%.
Curiosità. In Germania si candiderà l’ex ministro, delle finanze, greco Yanis Varoufakis. Con il movimento Demokratie in Europa (DiEM25, Movimento Democrazia in Europa entro il 2025) creato nel 2016.
Marco Crestani