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Focus di TN sull’Africa- Il Gambia, di Marco Crestani

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Il paese dei mandingo . I vassalli del Regno dei Guerrieri . Incastonato nel Senegal. La lingua del Senegal. Enclave anglofona, del Senegal francofono. Prima sotto i portoghesi, poi sotti gli inglesi. Nel 1965 l’indipendenza da Londra. Da sempre bacino di schiavi.

Guidata per 30 anni da Dawda Jawara . Con il colpo di stato del 1994 il potere passa a Yahva Jammeh . Il Gambia diventa una Repubblica Islamica. L’omosessualità è ferocemente repressa.
Dopo 22 anni di dittatura, Jammeh viene deposto dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, CEDEAO, (che sono super visionati dalla Francia …). Ad oggi è in esilio in Guinea Equatoriale.
Dal 1° Dicembre 2016 è in carica, democraticamente eletto, Adama Barrow. Grazie alla stabilizzazione politica, lo scorso anno, il Gambia ha beneficiato, da parte della UE, di un prestito di 1,7mld/€, su un totale di 2,4mld/€ richiesti, per lo sviluppo economico.

Gli ambiti, su cui la CEDEAO interviene, sono principalmente economici: trasporti; telecomunicazioni; energia; agricoltura e finanza. Della CEDEAO o ECOWAS (in inglese) fanno parte, oltre al Gambia: Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria Senegal, Sierra Leone e Togo. Dal 2015 questi stati battono una moneta comune, denominata Eco.

Nell’Eco, inteso come moneta e sistema monetario, entreranno (c’è la volontà, non la data) i paesi della zona CFA , il famoso Franco delle Colonie d’Africa Occidentale. Questi i criteri principali per
farne parte:
1. inflazione ad una cifra, a fine anno
2. deficit non superiore al 4%
3. divieto di default
4. gettito fiscale uguale o superiore al 20% del PIL
5. tasso di cambio stabile

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