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FNP CISL: “In Lombardia circa 80mila anziani ‘over 80’ sono ancora senza vaccino”

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Dopo mesi le Regioni si accorgono che mancano all’appello ancora circa 2 milioni di anziani! In particolare, in Lombardia mancano all’appello circa 80mila anziani over 80 anni che sono le persone più esposte, con il più alto rischio di mortalità. Le prenotazioni online soprattutto nella prima fase con il portale di Aria hanno messo in crisi non pochi anziani, e questo problema lo abbiamo sollevato in tempi non sospetti. Perché non ci hanno ascoltato, quando abbiamo allertato e consigliato di rivolgersi subito ai sindaci di piccoli e grandi comuni che conoscono le situazioni particolari e sociali dei loro cittadini anziani e soli? In questi casi, un po’ di umiltà e ascolto da parte dei vertici di regione Lombardia non sarebbe guastato e oggi non saremmo a parlarne!”

Emilio Didonè, segretario generale di FNP CISL Lombardia, commenta così gli ultimi dati di una campagna vaccinale che consolida ormai una media di 85/95 mila vaccini al giorno in Lombardia, ma lascia indietro ancora molti anziani, che non hanno completato il ciclo delle iniezioni e tanti altri che non l’hanno avviato.

“Occorre un ulteriore sforzo per recuperare i circa 80mila over 80 che mancano all’appello ancora per la prima dose. Probabilmente sono persone che vanno contattate casa per casa, informate, coinvolte e vaccinate. Come va completata al più presto la vaccinazione ai ricoverati nelle Rsa, dei loro caregiver e parenti, perché solo così si potranno riaprire le visite in sicurezza dentro le Rsa, dove ci sono ospiti che vivono segregati, in una stanza da più di 14 mesi, senza il conforto di una visita in presenza di persone care”.

“Ogni giorno ci arrivano segnalazioni, anche da fuori provincia di Milano – continua Didonè -, che le Rsa per anziani continuano a comportarsi come prima. L’ordinanza nazionale 8 maggio 2021 del Ministro della Salute, che dispone la riapertura in sicurezza delle visite dei parenti ai propri cari ricoverati non è ancora applicata in tantissime Rsa. Non si può continuare con la politica degli annunci. Farsi belli davanti l’opinione pubblica ma poi nei fatti non cambia mai nulla, e le cose vanno avanti come prima. I cittadini lombardi che meritano più rispetto”.

“Aldilà della ripresa dei contatti con i parenti nelle Rsa, resta il fatto che la macchina delle vaccinazioni deve andare il più spedita possibile, senza le solite polemiche tra regioni e tra regioni e governo che potrebbero rallentarla. Invitiamo tutti a fare meno confusione comunicativa e meno dichiarazioni, a superare distinguo, divisioni inutili e dannose, a migliorare la capacità organizzativa ciascuno nel proprio ruolo e compito, perché c’è bisogno che la campagna proceda il più veloce possibile, senza azzardi e voli pindarici dei soliti noti”.

Emilio Didonè, Segretario FNP CISL regionale

 

 

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