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Festa dell’Acquanera a Boffalora Ticino sotto la beneamata pioggia: tanta devozione che resiste nei secoli

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Un luogo venerato non solo dai boffaloresi, ma dagli abitanti di tutto il territorio. Il santuario della Madonna dell’Acquanera è il simbolo della venerazione mariana. Oggi la festa si è svolta sotto l’acqua e c’è già chi invoca il miracolo, considerata la siccità di questo periodo.

Abbiamo ascoltato i titolari degli stand. Numerosi nonostante il maltempo. Da Andrea Fusè, lo Scosso che ha proposto il suo CD Cavabuscion con le ben note parodie in dialetto, oltre ai simpatici braccialetti. Abbiamo ascoltato Lucrezia Bianchi del ‘Riso di Magenta. “E’ un periodo davvero difficile per noi, ma confidiamo che possa finalmente piovere e che il nostro lavora venga agevolato”, ha detto. E poi c’era Luca Malini della libreria La Memoria del Mondo a proporre, tra gli altri, il libro del boffalorese Ermes Frattini con il suo ‘Come Crodo’. Di cosa tratta lo potremo scoprire solo leggendo, ma per chi lo volesse Luca spiega qualcosa a video.

C’era anche la presidente del Parco del Ticino Cristina Chiappa: “Sono boffalorese d’adozione ormai. Non potevo certo mancare ad una festa così sentita insieme al Comitato Agricolo del Magentino”. Ma da dove trae origine tanta devozione? Dobbiamo tornare al lontano 1816, quando la popolazione locale riconobbe alla Madonna il salvataggio di un carro trainato dai cavalli che precipitò nel Ticino. Per riconoscenza alla Vergine venne costruita una chiesa consacrata il 24 marzo 1816. La devozione popolare crebbe sempre di più, tanto che alla Madonna si attribuì il miracolo del 1868, quando le acque del Ticino si fermarono proprio nella chiesa dedicata a Maria.

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