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Festa del Perdono: a Corbetta vince il coraggio e la speranza. Bravo Marco Ballarini

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CORBETTA – Si svolge, quest’anno a settembre, a causa dell’emergenza provocata dal COVID – 19, la Festa del Perdono, edizione n° 458, domenica 6 settembre, dalle h. 8.00. per le vie del centro cittadino tradizionali bancarelle. Il mini luna park, di Piazza delle Giostre, è aperto dal 28 agosto fino al 6 settembre. Per accedere a entrambe le suddette aree (mini luna park e bancarelle) è necessario: indossare sempre la mascherina, la misurazione delle temperatura in entrata, l’igienizzazione delle mani, mantenere il distanziamento di almeno 1 metro e evitare di creare assembramenti.
Qui sotto la lettera aperta a tutti i Corbettesi pubblicata dal Primo cittadino sulla sua pagina FB
“Lettera aperta a tutti i Corbettesi.
C’è chi è stato nei posti più affollati, c’è chi ha postato selfie abbracciato a gente che manco conosceva e ora, tornato a casa, si crogiola nell’ipocrisia.
Abbiamo visto le spiagge brulicanti di persone, città prese d’assalto a Luglio e locali della movida pieni zeppi di clienti, abbiamo visto assembramenti ai comizi e visto i soliti partiti continuare a celebrare le loro Feste.
Abbiamo visto tutto questo, ed ora partono crociate contro una Festa storica come quella di Corbetta, che ha magnificamente descritto il nostro Parroco Don Giuseppe nella sua lettera, dove saranno prese misure di sicurezza rigidissime e prudenti?
Affrontiamoci con coraggio, apertamente, guardiamo al di là degli schermi e dei display di smartphone e pc.
I Cittadini, anzi, le Persone sono stanche delle critiche inconsistenti continue, di chi esterna ossessivamente giudizi senza aver alcuna conoscenza dei fatti.
Le Persone sono stanche dei professionisti del NO a tutti i costi, dei bastian contrari avvelenati dal rancore, dal risentimento.
Le Persone sono stanche dell’ipocrisia malsana.
Le Persone sono stanche di questo clima di incertezza che prepotentemente si sta impadronendo dei bisogni, delle necessità e della vita di ognuno di noi.
Ora più che mai, abbiamo bisogno di una cosa sola.
Abbiamo bisogno della speranza.
Abbiamo bisogno di fidarci, abbiamo bisogno di credere, ma credere davvero.
Abbiamo bisogno di sperare in attimi di nuova gioia, di nuova vita in perfetto equilibrio con la situazione e il mondo che oggi inaspettatamente ci troviamo ad abitare.
Abbiamo bisogno di riscoprire una nuova forza per andare avanti senza perdere il sorriso e la felicità di vivere il quotidiano. Ogni giorno.
Abbiamo bisogno di avere fede nel Bene.
Abbiamo bisogno di difendere la nostra Luce nei giorni più bui.
Abbiamo bisogno di fidarci ancora nel prossimo.
E al di là delle polemiche e delle critiche, al di là delle misure di sicurezza che dovremo tutti rispettare, io voglio avere e ho fiducia in tutti coloro che sabato e domenica prossimi verranno a festeggiare insieme la Festa del Perdono.
Perché so che tutti si impegneranno con dedizione nel prendersi cura del loro prossimo, impedendo ogni possibile situazione critica.
Lo so, la Festa del Perdono di quest’anno è diversa, è inusuale, è imprevista.
Ma proprio per questo è speciale.
È unica e, soprattutto, è la Nostra Festa.
Non è la Festa di Ballarini, non è la festa di Tizio o Caio, è la Festa di Corbetta.
Sapete bene che esiste il Libero Arbitrio, partecipare è una bellissima esperienza che auguro a tutti, ma non è un obbligo.
Perciò, chi non vorrà partecipare alla festa potrà giustamente non farlo, ma chiedo rispetto per tutte le Persone che hanno bisogno di speranza, che hanno bisogno di gioia e che hanno bisogno di vivere la loro Città. Per tutte le Persone che avranno piacere a vivere insieme la Festa del Perdono 2020.
Siamo tutti, nessuno escluso, chiamati ad essere artefici e protagonisti (e non essere, invece, spettatori non paganti e criticanti) di una nuova normalità, di un modo nuovo di vivere insieme.
È ora che ognuno faccia la sua parte.
Vostro,
Marco

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