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‘++Femminicidi, più 10% durante il lockdown in Italia

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La trappola della convivenza: il lockdown, acceleratore del femminicidio. Uno degli aspetti più interessanti nell’analisi del femminicidio nei primi 10 mesi del 2020 rivelato nel VII Rapporto Eures sul Femminicidio in Italia riguarda la correlazione tra convivenza e rischio omicidiario. Se, infatti, come ormai ampiamente dimostrato, il femminicidio è un reato commesso nella maggior parte dei casi all’interno delle mura domestiche, e segnatamente all’interno della coppia, il lockdown ha fortemente modificato i profili di rischio del fenomeno, aumentando quello nei rapporti di convivenza e riducendolo negli altri casi: osservando i dati relativi ai femminicidi familiari emerge infatti come il rapporto di convivenza, già prevalente nel 2019 (presentandosi per il 57,6% delle vittime), raggiunge il 67,5% nei primi dieci mesi del 2020, attestandosi addirittura all’80,8% nel trimestre del DPCM Chiudi Italia (quando, tra marzo e giugno 2020, ben 21 delle 26 vittime di femminicidio in famiglia convivevano con il proprio assassino).
In valori assoluti, nel confronto tra i primi dieci mesi del 2019 e il medesimo periodo del 2020, il numero dei femminicidi familiari con vittime conviventi sale da 49 a 54 (+10,2%), mentre contestualmente scende da 36 a 26 quello delle vittime non conviventi (-27,8%).

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