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Falò di Sant’Antonio a Magenta: ci sarà anche quello alla Parrocchia della Sacra Famiglia

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  A Magenta, giovedì sera non ci sarà solo il  tradizionale falò di Sant’Antonio organizzato dall’Amministrazione, presso l’ex area Fiera di via Crivelli. Ci sarà, infatti, anche quello organizzato dalla Comunità Pastorale magentina in programma presso la parrocchia Sacra Famiglia di via Cadorna. Dunque, un’altra piacevole opportunità per trascorrere insieme qualche momento, attorno alla grande catasta che inizierà ad ardere dopo cena. Il tutto chiaramente accompagnato da un buon bicchiere di vin brulé. Confermato, come già riportato da TN, anche il falò in vallata a Pontevecchio. Qui di seguito, riportiamo le precise disposizioni che l’Amministrazione comunale di Magenta ha diffuso, adempiendo alle disposizioni di Regione Lombardia, per chi intenda organizzare un falò.

 

*(vedi anche http://www.comune.magenta.mi.it/pubblicazioni/focus/focus_dettaglio.asp?ID_M=106&ID=8878&ID_MacroMenu=7)

 

“In tutto il territorio del Milanese nella serata del 17 gennaio si rinnova il tradizionale rito di accensione dei falò in onore di Sant’Antonio Abate.

Si informa che con la D.G.R. 11 luglio 2008 – n. 87635 Regione Lombardia la quale, ai sensi della L.R. 24/2006, stabilisce che, per evitare inquinamento di combustione da biomasse legnose, è fatto divieto di combustione all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere, nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 aprile dell’anno successivo

L’accensione del tradizionale falò di Sant’Antonio non può essere considerata come pratica abitudinaria, ma come evento straordinario appartenente a una tradizione locale propria di tutto il nostro territorio, e Regione Lombardia con la DGR sopra descritta ha consentito, previa autorizzazione del Sindaco, l’accensione di falò legati a eventi tradizionali.

Associazioni, Comitati, Privati etc. che fossero intenzionati ad accendere un falò in occasione di Sant’Antonio devono pertanto fare richiesta al Sindaco compilando l’apposito modulo allegato – da restituirsi entro il 15 gennaio p.v. – e attenersi alle seguenti prescrizioni disposte dal Comando di Polizia Locale:

 

La catasta lignea dovrà essere collocata ad adeguata distanza dalle costruzioni edilizie, in modo da non costituire pericolo per le stesse una volta accesa.

La catasta per il tradizionale falò dovrà essere composta da materiali lignei conformi a quanto stabilito dalla D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. (Testo Unico Ambientale), cioè:

  – legna vergine

  – pellet e materiali ad essi assimilabili

non contaminati da inquinanti di qualsivoglia natura.

Non dovranno essere in alcun modo bruciati materiali rientranti nella fattispecie “rifiuti” (art. 184 Testo Unico Ambientale):

  – mobili o parti di essi

  – bancali

  – assi di legno

  – porte e serramenti

  – scarti di materiale edile

  – residui vegetali derivanti da attività di giardinaggio domestico e di manutenzione di altre aree verdi   urbane, parchi e giardini pubblici e privati

  – ogni altro materiale classificabile come “rifiuto” ai sensi della vigente normativa.

 

La catasta dovrà essere perimetrata con transenne poste ad una distanza non inferiore a metri 10, misurati dalla base della catasta stessa, per la creazione di un’area di sicurezza, che dovrà essere lasciata completamente sgombra.

Gli spettatori dovranno essere tenuti a prudente distanza e si dovranno lasciare libere e opportunamente segnalate vie di deflusso da utilizzarsi in caso di necessità e/o emergenza.

Si dovrà, nei limiti del possibile, evitare la caduta di scorie e materiale incandescente nelle aree limitrofe al falò.

Sarà opportuno organizzare un servizio d’ordine e richiedere la presenza dei Vigili del Fuoco, dei volontari del Parco del Ticino con idoneo mezzo antincendio e di un’ambulanza. Al termine della manifestazione l’area dovrà essere ripulita e bonificata”.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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