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Dall'archivio:

Eventi ma non solo: Progetto Magenta questa volta ha ragione (è una notizia…)

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MAGENTA  – Non di solo eventi vive un’Amministrazione. Riflessione condivisibile, peraltro già condotta anche su queste colonne.

E così, una volta archiviata la Milano Torino ed elogiato tutti per il successo (cosa fatta, anche da noi), resta il tema di fare un bilancio di questo primo anno e (quasi) mezzo di Amministrazione Calati.

E allora Progetto Magenta, il gruppo di Silvia Minardi che a parere di chi scrive non è stato particolarmente brillante in questo primo scorcio di legislatura, svolge sulla sua pagina Facebook una riflessione interessante:

“Qui a Magenta la nostra Buona Amministrazione ci fa godere di feste e ricorrenze quasi tutti i giorni. Questa settimana è stata la volta della gara ciclistica Milano-Torino.

Qualche piccolo disagio viabilistico e organizzativo (con chiusura totale delle scuole) non oscurerà certo la risonanza mediatica e il ritorno d’immagine, quale lustro per la città!!
I Magentini devono esserne fieri: un minuscolo disagio per un grande guadagno… 
ma quale ci chiediamo.  Forse arriveranno fondi da investire per ammodernare le strade? Forse arriveranno fondi per abbattere le barriere architettoniche? Forse arriveranno fondi da investire in titoli bancari? Non ci risulta (…i titoli bancari sono già stati assegnati). 
Ma sì, probabilmente saremo noi di Progetto Magenta ad essere ‘sbagliati’, ad essere negativi, ad essere civicamente pesanti. Scusateci ancora. Non riusciamo a capire se qui si stia parlando di “costruire per la città” oppure di “potenziare momenti di feste e svago al fine di ignorare la realtà”.

Davanti a questa vetrina di sorrisi, feste in maschera e selfie autocelebranti, Progetto Magenta guarda dietro al palcoscenico di questa kermesse, guarda proprio al kilometro zero: l’area ex Saffa. Desolata, abbandonata, dimenticata. Tutti la proclamano ma nessuno se la accolla. 
Eppure la corsa è partita ufficialmente proprio da lì. Ma cosa importa agli organizzatori di quello che c’era (ieri) e che (oggi) c’è dietro al piazzale di partenza. Che ne possono sapere loro di quale fonte di lavoro e di dignità ha rappresentato (ieri) per i Magentini e cos’è rimasto (oggi). Sono proprio i Magentini che se ne dovrebbero ricordare e che dovrebbero sapere.. ma forse sono distratti dalla ricercata moda festaiola”.

Che dire, qualche nota accidiosa di troppo ma il discorso regge. Più che la Saffa, tema assai complesso su cui sarebbe sbagliato addossare colpe a Chiara Calati, Progetto Magenta non accenna al tema ex Novaceta, su cui ricordiamo che la ex giunta Invernizzi aveva di fatto trovato una soluzione, congelata dal centrodestra ed ora in attesa di ridefinizione.

Va anche detto, lo scriveremo nei prossimi giorni, che il Comune si è dotato da poco di un nuovo assetto organizzativo. Perciò adesso, con l’arrivo dell’inverno, sarà il caso di concentrarsi su tutto quello che non è ‘panem et circenses’. Che tuttavia e ovviamente NON va disdegnato. Ma parafrasando Jo Squillo, oltre agli eventi c’è di più.

F.P.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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