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Est Ticino questione migranti, Olivares: “Il modello ‘SPRAR’ è un ricatto per gli enti locali”

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Il primo cittadino di Marcallo punge: “Vorremmo la stessa attenzione e le stesse risorse dal governo per i nostri anziani e per chi perde casa o lavoro”

MARCALLO CON CASONE – E’ ‘spaccatura’ tra i sindaci dell’est Ticino sulla questione migranti. Dopo l’annuncio nelle settimane scorse dei possibili arrivi di nuovi richiedenti asilo nei comuni dell’Ovest Milanese, venerdì scorso, si è tenuta una nuova riunione con la Prefettura dopo la precedente convocata qualche settimana addietro a Robecco sul Naviglio. L’incontro è servito per capire quali delle amministrazioni del Magentino Abbiatense fossero disposte ad accedere al bandi ‘SPRAR’ (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per il triennio 2017/2019. Si è così creata una netta cesura tra i comuni del centrodestra compatti “nel dire di no a nuovi arrivi” e quelli di centrosinistra in linea di principio disponibili ad accogliere nuovi migranti attraverso il bando messo a disposizione dal Ministero degli Interni. C’è poi il caso dei Comuni amministrati da liste civiche come Ossona, guidata dal sindaco Marino Venegoni, che non si sono dette contrarie alle richieste del prefetto. “A noi – va giù duro Massimo Olivares sindaco di Marcallo con Casone – è parso un ricatto bello e buono. In buona sostanza, il messaggio è che se aderisci al bando ‘SPRAR’ l’immigrazione la gestisci e non la subisci presentando dei progetti d’accoglienza. Questo non sta bene”. Infatti, se in linea di principio i parametri dovrebbero essere quelli di 2,5 migranti ogni 1.000 abitanti, pare che dall’incontro di venerdì scorso, sia emerso che comunque chi ‘collabora’ potrebbe essere trattato con un occhio di riguardo. Anche perché chi non aderisce agli ‘SPRAR’ finisce automaticamente nella disciplina dei ‘CAS’ (Centri d’accoglienza straordinaria) tipo la Casa Vincenziana di Magenta. “Detto questo – prosegue il primo cittadino di Marcallo con Casone – nel nostro paese non ci sono anche volendo spazi comunali da destinare a questo genere di finalità”. Ma il problema di fondo sollevato dalle amministrazioni di centrodestra e, in particolar modo, da quelle guidate dal Carroccio è “il modello d’accoglienza”. “Negare il problema sarebbe stupido – conclude Olivares – oggettivamente c’è una problematica legata ai flussi migratori. Però, è anche vero che vediamo che su questa partita vengono messi un sacco di quattrini. Quello che chiediamo noi è che vengano impiegate le stesse risorse anche per altre emergenze come la casa e i nostri anziani. Purtroppo, vediamo che ci sono ancora due pesi e due misure”.

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