― pubblicità ―

Dall'archivio:

Est Ticino/ i cittadini non perdonano le divisioni, il suicidio politico del centrodestra

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

TERRITORIO –  Il dato politico che ci consegnano queste elezioni amministrative d’autunno nell’est Ticino è fin troppo chiaro: gli elettori hanno bocciato un centrodestra litigioso e frammentato, nei comuni di Vittuone e Cuggiono, dove avevano concesso loro fiducia, ma dove i rispettivi Sindaci non sono stati in grado, proprio a causa delle suddette frizioni interne, di portare a termine l’intera Legislatura. Parliamo ovviamente di Stefano Zancanaro a Vittuone che poi la Lega non ha più ricandidato, e Maria Teresa Perletti riproposta in quel di Cuggiono e sostenuta anche da Forza Italia e NOI con l’Italia.  Quello del Cdx a Vittuone e Cuggiono è stato un autentico suicidio politico.  D’altronde, la matematica non è un’opinione, basta guardare i numeri.

Sopra l’immagine d’archivio (sembra ormai preistoria…) con al centro Stefano Zancanaro, eletto sindaco alle elezioni del giugno 2016. La sua Giunta è caduta anzi tempo e lì sono state messe le basi per la sconfitta odierna del Cdx a Vittuone

A Vittuone Viviamo Vittuone ha vinto con il 41,71%, se Miglio e Lovati avessero corso assieme avrebbero sfiorato il 60% dei consensi (58,3%) e non ci sarebbe stata partita. Ma è evidente che nel Cdx a Vittuone qualcosa non funziona. Diversamente, non sarebbe finita anzi tempo l’esperienza amministrativa di Zancanaro e la sezione della Lega non sarebbe oggi commissariata con a capo Marina Roma, sindaco del Carroccio di Marcallo con Casone. A Cuggiono una situazione pressoché fotocopia. Cucchetti, candidato del Csx Cuggiono Democratica è arrivato al 42,10%.

Nella foto sopra al centro Marco Maltagliati candidato Sindaco di Prima Cuggiono e Castelletto

Anche qui se si fossero unite le forze di Marco Maltagliati Prima Cuggiono e Castelletto lista sostenuta ufficiale da FDI e quelle del Cdx tradizionale che ha riproposto Maria Teresa Perletti si sarebbe arrivati al 44,98%. Dunque, sulla carta a Cuggiono e Castelletto il Cdx è ancora maggioranza in paese, ma non ha saputo esprimere un candidato sindaco capace di fare sintesi e superare le rivalità che hanno fatto naufragare la precedente esperienza di governo locale. Senza contare quel quasi 13% raccolto con la sua Civica Agorà da Abramo Bellani leghista della prima ora, ma che poi ha optato per altri percorsi politici. Certamente non un uomo di sinistra.

Il sindaco Cucchi

Ben diversa la situazione a Parabiago, dove i cittadini hanno premiato la compattezza del Cdx riconfermando con un voto plebiscitario Raffaele Cucchi (Lega) arrivato al 63,16%. E’ questa l’ulteriore riconferma che i cittadini vogliono anche a livello locale governi stabili ed affidabili. In questa carrellata inseriamo infine la città del Carroccio, ossia, quella Legnano sfregiata dai presunti scandali politico giudiziari, che hanno portato alla fine anticipata dell’Amministrazione di Gianbattista Fratus e Maurizio Cozzi. Una città commissariata e che certamente ha vissuto con grande disagio queste vicende che l’hanno portata alla ribalta nazionale. Ma Legnano è saldamente città di centrodestra. Lo ha dimostrato anche stavolta.

 

Quella di Carolina Toia, già consigliere regionale con la Lista Maroni, è stata una vittoria limpida, cristallina. Il suo 41,35% è un ottimo risultato, anche se, spiace davvero, lasciatecelo dire, sarà costretta al ballottaggio con Lorenzo Radice candidato del PD che è stato staccato di 10 punti.  La vittoria della Toia, una donna, giovane, bella  e in gamba – nella vita fa l’avvocato – avrebbe potuto essere un segnale di svolta e di rilancio per il Cdx dopo quanto accaduto negli ultimi mesi a Legnano. Purtroppo, invece, intravediamo il rischio che i giochi della vecchia politica, dell’ammucchiata del ‘tutti contro la Toia’ si siano già messi in azione in queste ore successive al voto. Radice del resto, dovrà stringere alleanze e non è escluso che raccolga anche i voti della sinistra estrema (pochi per la verità) così come quelli dei grillini (anche questi molto pochi) del candidato sindaco Simone Rigamonti che non è andato oltre il 4,3% a riprova di come i Pentastellati alle amministrative e tanto più nell’est Ticino, non siano mai stati in grado di esprimere candidati all’altezza.  Poi ovviamente ci sono le civiche a cominciare da quella dell’avvocato Brumana che potranno far pendere l’ago della bilancia da un lato o dall’altro. Comunque giudizio rimandato tra due settimane, con l’auspicio che eventuali apparentamenti poggino su programmi di governo coerenti e non solo basati sull’obiettivo di vincere, tralasciando quello fondamentale della buona amministrazione. Perché non basta vincere, occorre poi occorre saper governare.

 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi